RACCOLTA RIFIUTI NEL CAOS. E ADESSO SPUNTA ANCHE UN ESPOSTO ALLA PROCURA…

Resta gravissima la situazione riguardante l’effettuazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nella città di Brindisi. A partire dal primo ottobre, come è noto, tale servizio viene effettuato dalla ditta Teorema che è subentrata ad Ecotecnica a seguito della gara d’appalto bandita dal Comune. La realtà è che tale azienda non ha dei locali idonei destinati al personale ed ai mezzi, tanto è vero che è dovuta intervenire l’Amministrazione Comunale per fornire un proprio capannone, peraltro davvero poco adatto allo scopo. Decisione, peraltro, fortemente contestata visto che in questo modo si è creato un indubbio vantaggio per Teorema rispetto alle altre ditte che avevano partecipato alla gara.

A questo si aggiunge il fatto che i mezzi a disposizione sono ancora pochi (tanto è vero che gli addetti sono costretti a fare ritorno in sede per scaricare i mezzi e riprendere il servizio) e quindi i cumuli di spazzatura restano per strada per ore ed ore in quanto si rende necessario dar vita ad un doppio turno. E poi la Teorema non dispone ancora di un centro di raccolta e quindi chiunque in precedenza utilizzava tale struttura adesso inevitabilmente è costretto a lasciare per strada i cumuli di rifiuti, con effetti devastanti per il decoro urbano.

Dulcis in fundo un esposto alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti ed all’Ordine degli Avvocati ed al Comune di Brindisi che l’avv. Massimo Ciullo, come legale della società Ecotecnica, ha presentato in riferimento alla posizione dell’avv. Mario marino Guadalupi, ipotizzando elementi di incompatibilità e di illegittimità. Il tutto, a seguito dell’applicazione di penali che l’avv. Guadalupi, nella sua veste di dirigente del settore Ambiente del Comune, ha fatto nei confronti di Ecotecnica. Provvedimenti che la stessa società afferma di aver impugnato nelle competenti sedi giudiziarie. Secondo l’avv. Ciullo la posizione di Guadalupi – in quanto iscritto all’albo degli avvocati e dirigente del settore ambiente del Comune – non è consentita dalle leggi vigenti, ai sensi della legge 247 del 2012. E non sarebbe conforme alle leggi vigenti anche la posizione di dirigente contestualmente sia del settore ambiente che di quello degli affari legali. Considerazioni – quelle fatte dal legale di Ecotecnica – che trovano supporto nei pronunciamenti della Cassazione a sezioni riunite.

Nell’esposto, poi, viene sottolineato che – come ribadito dal Consiglio nazionale forense – un avvocato “pubblico” deve occuparsi della trattazione degli affari legali dell’ente con esclusione di ogni altra attività amministrativa.

Da qui la richiesta che l’avv. Ciullo rivolge all’Amministrazione Comunale di Brindisi ed all’Ordine degli avvocati, con un invito ad intervenire, tanto più perché la denunciata posizione di incompatibilità dell’avv. Guadalupi avrebbe dei riverberi sugli atti dallo stesso adottati, a partire proprio dall’applicazione di penali nei confronti di Ecotecnica.

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