Quella prima volta di un Papa tra i potenti del mondo…

La morte di Papa Francesco lascia un vuoto incolmabile in ciascuno di noi e probabilmente anche tra i non credenti, per la sua capacità di parlare al cuore della gente. Primo gesuita, primo papa sudamericano, ma anche primo papa che non ha lesinato messaggi duri e pungenti a chi ha messo a dura prova la sopravvivenza del nostro pianeta.

E poi il coraggio di scelte importanti. Papa Francesco è stato cinque volte in Puglia, ma quella più significativa – sicuramente dal valore storico – è stata quella del giugno scorso, quando a Borgo Egnazia si è presentato al cospetto dei più potenti del mondo, nel G7 organizzato dalla presidenza italiana. Una visita ovviamente non pastorale, ma finalizzata a parlare al cuore ed alla coscienza di chi poteva e può decidere le sorti del mondo.

In quella occasione si è parlato di intelligenza artificiale e probabilmente in quella occasione il Papa ha portato il valore della fede, con le parole del vangelo, al cospetto di ciò che oggi già domina il mondo, ma che contiene un limite, quel termine “artificiale” che è cosa abissalmente distante dalle ragioni del cuore. Le stesse ragioni con le quali il Capo della Chiesa aveva lanciato un messaggio di speranza durante il Covid, da solo, ai piedi di quell’altare, in una delle scene più emozionanti mai trasmesse anche dalle televisioni di tutto il mondo.

Ecco, oggi va via quell’uomo, forte con i forti del pianeta e forte anche per aiutare i deboli a trovare sempre e comunque una ragione di vita.

E quelle parole pronunciate a Borgo Egnazia saranno davvero un messaggio per sempre. E per tutti.

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