Dopo “La Verità, vi prego, sull’Amore”, spettacolo che ha dato il via alla rassegna “Voce, Luci & Ombre”, il 12 dicembre scorso nella chiesa di San Giovanni al Sepolcro, a Brindisi; il reading teatrale “Le 7 Opere di Misericordia”, andato in scena a Casacalenda (CB), e dopo “Silenzi”, il 27 febbraio presso la Chiesa di San Benedetto, il Teatro delle Pietre di Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito torna in scena il 23 marzo 2018, alle ore 20, con lo spettacolo:”Madre 2.0″, presso la Chiesa Vecchia dei Cappuccini (ex Ospedale Di Summa).
“Ho sposato un ruolo, quello di madre, per paura di restare senza specchio”. Comincia così, con una parete di parole aspre e dolci, una narrazione a due voci che porta nel territorio più intimo di una donna: la maternità. È un mondo a parte, come sospeso dentro una sorta di limbo. Come definire altrimenti la stanza più bella dell’interiorità femminile, in grado di accogliere e restituire la creazione, la bellezza e la luce di una nuova vita? Ma quali sono le parole di una madre? Quali le preoccupazioni? Nel candore che allude agli interni di un sogno o di una clinica, e che ambisce a rappresentare una neo-spiritualità ritrovata, che affascina e cattura l’interlocutore, le due attrici si confrontano sull’essere madre.
La rassegna teatrale “Voce, Luci & Ombre” giunta alla seconda edizione, e, anche quest’anno, sostenuta da Enel, col patrocinio dell’Arcidiocesi di Brindisi e la collaborazione di BrindisiTime, sta ricevendo tanti consensi e ogni rappresentazione è seguita con interesse e condivisione da tantissime persone. I luoghi sacri scelti per ospitare le cinque performance, sono tutti suggestivi e ben si adattano agli argomenti trattati.
Il tema della rassegna quest’anno è il “viaggio interiore”, alla ricerca di se stessi.
Appuntamento, quindi, al 23 marzo 2018, per un’altra imperdibile performance a cura del Teatro delle Pietre di Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito. Anna Consales