Verrebbe da dire che finalmente l’Amministrazione Comunale di Brindisi ha compreso che nessuno può assumere decisioni a discapito della città di Brindisi e dei suoi cittadini. Stamani, infatti, si è svolto l’ennesimo incontro tra una delegazione del Comune ed una dell’Autorità Portuale per definire una volta per tutte le questione del “muro della vergogna” che l’ente portuale avrebbe voluto realizzare in via del mare, con cemento e cor-ten (una sorta di materiale ferroso color ruggine). Per l’Authority erano presenti il commissario Mario Valente ed il dirigente dell’area tecnica Francesco Di Leverano, mentre per il Comune la sindaca Angela Carluccio, il vice sindaco Francesco Silvestre e i dirigenti Fabio Lacinio, Gaetano Padula e Nicola Zizzi. Con molta determinazione sindaco e vice sindaco hanno ribadito che il Comune non tirerà fuori un solo euro per variare il tipo di recinzione da “muro” a barriera di cristalli. E nel caso l’ente portuale avesse intenzione di far riprendere i lavori con il vecchio progetto è già pronta una ordinanza di blocco dei lavori. A quel punto il commissario Valente e l’ing. Di Leverano sono giunti a più miti consigli ed hanno dichiarato la disponibilità a farsi carico della differenza di costo, anche se è necessario attendere il confronto tra la mandataria dell’ATI che sta eseguendo i lavori e, appunto, i vertici dell’ente portuale. Da Palazzo di Città, però, sarebbe già partita una copia del verbale della riunione di stamattina in cui è stato messo tutto in chiaro, a scanso di equivoci.