Proseguono i lavori all’interno del Presidio territoriale di assistenza di Fasano: è stato attivato il nuovo reparto di degenza dell’Ospedale di Comunità, con stanze completamente ristrutturate, e che disporrà a regime di venti posti letto. Questa opera si aggiunge a quelle già realizzate con i fondi Pnrr. Con la ristrutturazione del quinto piano del Pta, la cui conclusione è prevista entro il 2026, verrà data una nuova impronta non solo sul piano strutturale ma anche su quello relativo alla qualità dei servizi.
“Con l’accreditamento da parte della Regione Puglia – sottolinea il direttore del Distretto sociosanitario di Fasano, Giuseppe Pace – compiamo un altro passo in avanti verso il miglioramento dell’offerta assistenziale, con il contributo importante dei medici di medicina generale, degli specialisti ambulatoriali e degli infermieri. La nostra soddisfazione – aggiunge – sarà ancora più grande quando riusciremo a completare le opere previste non solo per Fasano, ma anche per le sedi distrettuali di Ostuni e Cisternino, punto di riferimento per le rispettive comunità”.
Pace ringrazia “il direttore generale della Asl Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e la direttrice amministrativa Loredana Carulli, per l’efficace ruolo di regia, e i nostri rappresentanti istituzionali che si adoperano per la crescita del territorio. Il mio ringraziamento – prosegue – va anche al direttore dell’Area tecnica aziendale Sergio Rini e al direttore dei lavori Renato Ammirabile per il fondamentale contributo offerto. Ringrazio, inoltre, il direttore del Dipartimento di prevenzione, Stefano Termite, il coordinatore medico Donato Monopoli con i medici di medicina generale, le dottoresse Rossella Rosato e Giulia Calabrese che mi hanno preceduto nel ruolo di direttore del Distretto, le coordinatrici infermieristiche Marta Loconte e Giovanna Epifani, la dirigente amministrativa Anna Di Maria. Non per ultimo – conclude il direttore del Distretto – il vivo ringraziamento alle maestranze, agli operatori sanitari e amministrativi, ai cittadini e ai pazienti che hanno sopportato il disagio dovuto ai cantieri aperti in questi ultimi anni”.