Giovedì 21 novembre, l’iniziativa “Protagoniste” approda a Brindisi con il laboratorio interattivo “Pinkcamp: Dati per tuttə”, che si terrà alle 9:30 presso il Palazzo Granafei-Nervegna (via Duomo 20). L’incontro vedrà la partecipazione della prorettrice dell’Università del Salento, Maria Antonietta Aiello, della Delegata del Rettore alle Politiche di genere, Anna Maria Cherubini, di Antonella Longo (Responsabile scientifica di DataLab e Didalab Unisalento) e dell’Associazione studentesca “Women in big data-Puglia”. Durante l’evento, saranno condivise molteplici testimonianze: rappresentanti del Liceo Scientifico “Fermi-Monticelli” di Brindisi; Antonella Ligorio di EUROAPI; Federica Pizzato di Banca Sella; Annagrazia Occhineri di B-Brave.
Il laboratorio ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’accesso equo e inclusivo ai dati, focalizzandosi sul ruolo fondamentale delle donne in questo settore. Particolare attenzione sarà dedicata alla discussione sull’uso dei dati per misurare l’emancipazione femminile. I partecipanti saranno coinvolti in un esperimento interattivo sulla produzione e l’utilizzo dei dati, con un focus sull’analisi dell’indice di emancipazione femminile. In particolare, saranno esaminati i dati relativi alle aspettative lavorative di donne e uomini, confrontando il livello di benessere, realizzazione professionale e riconoscimento economico tra i due generi.
Maria Antonietta Aiello, prorettrice dell’Università del Salento, commenta: “Questo laboratorio rappresenta un’importante occasione di riflessione su come l’accesso equo ai dati e la partecipazione delle donne nel campo della tecnologia possano influenzare positivamente la nostra società. È fondamentale che le nuove generazioni comprendano l’importanza di un’analisi dei dati che tenga conto della parità di genere. Il ruolo femminile nell’utilizzo dei big data, d’altronde, è cruciale per costruire un futuro digitale più inclusivo e equo. Le donne, spesso sottorappresentate nei settori tecnologici, portano con sé una prospettiva fondamentale che può arricchire l’analisi dei dati e l’innovazione. È solo attraverso una partecipazione paritaria che possiamo garantire che le soluzioni tecnologiche rispondano realmente alle esigenze di tutti, evitando pregiudizi e disuguaglianze che potrebbero essere amplificati da un’analisi dati unidimensionale. Le donne devono essere non solo consumatrici, ma anche creatrici, analiste e leader nel mondo dei big data”.
Aggiunge Anna Maria Cherubini, Delegata del Rettore alle Politiche di genere: “Il settore informatico continua a essere caratterizzato da una presenza femminile molto inferiore rispetto a quella maschile. Si tratta di un ambito fondamentale, non solo per lo sviluppo economico, culturale e sociale, ma anche per aspetti di democrazia. La quantità enorme di dati (i big data, appunto) che vengono raccolti e gestiti, è alla base dell’accelerazione nell’intelligenza artificiale e ha impatto sulla vita individuale in modo diretto e indiretto. Questo incontro è pensato per avvicinare le nuove generazioni a un campo cruciale per la loro quotidianità, anche per coloro che non vi operano direttamente. È un campo estremamente interessante, in sviluppo, che offre molte occasioni di studio e di lavoro, ma familiarizzarsi con questi concetti è essenziale per tutte e tutti”.
L’incontro di domani rappresenta un passo importante per promuovere la cultura della parità e dell’inclusività, mettendo al centro il ruolo delle donne in un ambito strategico come quello dell’analisi dei dati.