Episodi di violenza a parte – che ovviamente meritano attenzioni, solidarietà ed interventi immediati a tutela del personale sanitario – a Brindisi ormai la situazione rischia di non essere più sotto controllo. Da lungo tempo il pronto soccorso dell’ospedale Perrino risulta intasato per la presenza di persone che arrivano da tutta la provincia e che hanno bisogno di cure urgenti. Del resto, basta vedere il piazzale del Perrino per rendersi conto della presenza di tantissime ambulanze, a dimostrazione del gran lavoro che è chiamato a svolgere il personale del 118.
Addirittura accade sempre più spesso che non ci siano neanche barelle a sufficienza per adagiare chi si sente male e le attese per una visita da parte di un medico di turno sono lunghissime, a prescindere dal colore del codice che viene assegnato. Nei giorni scorsi è accaduto che un anziano sia giunto al pronto soccorso in codice rosso alle dieci del mattino e che i suoi familiari siano rimasti in attesa di notizie fino al mattino successivo proprio dietro la porta del pronto soccorso. E nessuno si è degnato di avvisarli che il proprio congiunto era stato ricoverato in un reparto.
Ed è proprio l’attesa lunghissima di chi ha bisogno di aiuto che spesso genera tensioni che in qualche caso vanno sfogarsi con l’incolpevole personale del pronto soccorso.
Ad alleggerire questa situazione potrebbe esserci la guardia medica e invece il contributo è pari a zero. Presso la sede dell’ex Di Summa si viene ricevuti solo fino a sera perché poi si accede solo telefonicamente o con richiesta di visita domiciliare. E ieri sera, poco dopo le ore 19, un brindisino ha chiamato per chiedere l’intervento della guardia medica per sua madre. Il tutto, per evitare di recarsi nel pronto soccorso del Perrino. Ma si è trovato di fronte ad un diniego perché il medico di turno non era disponibile a fare neanche una iniezione con un calmante perché – così avrebbe detto – sono compiti che spettano agli infermieri e non ai medici. E purtroppo non è la prima volta che accade tutto questo, a dimostrazione del fatto che, impostato in questo modo, il servizio di guardia medica risulta davvero perfettamente inutile per alleggerire le code al Perrino.