A Riccardo Rossi non ne va bene una. Tutto ciò che contrasta inesorabilmente si realizza, vedi le opere dell’Autorità Portuale contro cui ha speso tante energie inutilmente, e ciò che propone anche sui Manifesti 6×3, rimarrà sulla carta.
Sono passati pochissimi giorni da quando il Sindaco aveva perimetrato le sue strategie politiche a livello nazionale. In un post aveva appena scritto: ‘’ritengo che occorre una coalizione progressista con PD, M5S, Verdi e Sinistra Italiana, Art.1, impossibile qualsiasi alleanza con Calenda e i fuoriusciti di Forza Italia’’ che Letta e Calenda hanno trovato l’accordo in vista delle elezioni del 25 settembre. Nel primo post politico di respiro nazionale come aderente ad Europa Verde – Sinistra Italiana il nostro Sindaco si è autoescluso da qualsiasi coalizione di sinistra con un minimo di ambizioni politiche, salvo incartare e rimangiare le sue parole diventando per l’ennesima volta la caricatura di se stesso.
Siamo dell’avviso che una coalizione di sinistra debba essere quanto più ampia possibile, europeista, ambientalista propositiva e non ambientalista dei no a prescindere. Come detto da Bersani non si può fare a meno di pensare a quella grande fetta di popolazione che non se la passa bene.
Bisogna puntare ad una riforma fiscale con una aliquota progressiva che produca maggiore equità sociale, mantenere il reddito di cittadinanza modificandolo nelle parti di inefficienza, garantire un salario minimo, lavorare per ius soli, legge Zan e fine vita per lottare contro le emarginazione sociale dilangante per un Paese più moderno.
Nel Mezzogiorno occorre pensare quanto più possibile al lavoro per tutti, per uomini e donne, per i giovani affinchè possano avere una speranza di vita nella loro terra e possano loro stessi essere la speranza della loro terra.
Per far tutto questo non si possono mettere paletti su partiti o persone. Bisogna cercare adesione su programmi concreti e mantener fede ad essi, pratica sconosciuta da questa amministrazione che del programma elettorale ha fatto carta straccia trincerandosi in una autoreferenzialità, in un arrogante rigetto di qualsiasi forma di dialogo ed in una opposizione a qualsiasi forma sviluppo realistica del territorio. E’ evidente che chi è abituato a dividere e ad essere fazioso e presuntuoso non può comprendere il significato della parole confronto e unione.
Il senso dell’intesa tra Letta e Calenda ed il suo valore stanno proprio nell’impegno ad unire in special modo quando l’obiettivo è quello di contrastare un brutta destra retrograda che vuole governare il Paese.
E’ ben chiaro il contesto in cui avviene questo accordo, c’è stata una pandemia ed una guerra che hanno sconvolto qualsiasi programmazione poteva esserci qualche anno fa. Si propongono obiettivi concreti che ci sentiamo di sottoscrivere integralmente e come Progressisti per Brindisi faremo la nostra piccola parte perché questa visione possa prevalere nelle elezioni.
Coordinamento Progressisti per Brindisi