PROCESSO NUBILE – OGGI ASCOLTATI IL DIRIGENTE LACINIO E SCRETI: “SOLDI DATI IN PRESTITO, NON TANGENTI”

Prima udienza del processo abbreviato a carico dell’ex sindaco Mimmo Consales e dell’imprenditore Luca Screti. Davanti al giudice Tea Verderosa ed alla presenza degli imputati (Screti difeso dall’avv. Vincenzo Farina e Consales dall’avvocato Massimo Manfreda e dall’avv. amministrativista Angelo Vantaggiato), è stato ascoltato il testimone citato dalla difesa di Consales, l’architetto Fabio Lacinio, che per un periodo del mandato dell’ex sindaco è stato dirigente all’ambiente. Lacinio ha risposto puntualmente alle domande dei difensori e del pubblico ministero, dott. Giuseppe De Nozza. Ha confermato l’importanza di mettere in marcia l’impianto, per la presenza di una vera e propria diffida della Corte dei Conti Europea e per l’entrata in vigore di una direttiva del Ministro dell’Ambiente Orlando che impediva di continuare a scaricare rifiuti “tal quale” in discarica. Lacinio, in ogni caso, non era dirigente quando è stata adottata l’ordinanza sindacale. Ha confermato, invece, che era normale la presenza del sindaco alle conferenze di servizio, così come ha confermato che nel 2014 è stata avviata una procedura di rescissione del contratto con la Nubile per inadempienze. Ha anche affermato di essere stato lui a firmare la determina con cui è stato rescisso il contratto nel 2015.

Poi è stata la volta di Luca Screti che ha risposto alle domande del suo avvocato e poi a quelle del pubblico ministero. Screti ha ribadito a chiare lettere di essere stato fortemente danneggiato (e non favorito) dall’emissione dell’ordinanza sindacale, in quanto la tariffa era più bassa rispetto a quella della gara d’appalto. Ha poi detto che l’impianto era non funzionante e privo delle autorizzazioni necessarie ad effettuare un revamping e che, pertanto, la sua azienda ha ricevuto solo danni dalla gestione dell’impianto. Non a caso, ha citato il Comune di Brindisi, chiedendo un risarcimento milionario.

Quanto alle presunte tangenti versate a Consales, Screti ha chiarito (come già aveva fatto nel primo interrogatorio davanti al PM) che si è limitato a prestare dei soldi a titolo personale all’ex sindaco e che questo fatto non aveva nulla a che fare con la firma del contratto e poi dell’ordinanza. L’esame di Screti proseguirà il 22 marzo con le domande delle parti civili e dell’avv. Manfreda. Dopo di che, nella stessa data, si passerà all’interrogatorio di Consales. La sentenza è prevista per il 19 giugno.

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