Oggi si è concluso il processo che vedeva Enel chiamata a rispondere, assieme ad altre aziende, sull’utilizzo delle ceneri della centrale Federico II di Cerano per la produzione di cemento. Il tribunale di Lecce ha ribadito la correttezza del comportamento di tutte le persone coinvolte e quindi dell’utilizzo delle ceneri nella produzione stessa di cemento secondo quanto previsto dalla normativa.
Ecco di seguito una nota di commento alla notizia.
Grazie dello spazio che vorrete offrirle.
La Società accoglie positivamente la decisione del Tribunale di Lecce che oggi ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” i manager ed i dipendenti di Enel Produzione e la stessa azienda, alla luce delle evidenze agli atti delle indagini e, in particolare, degli esiti della perizia svolta in sede di incidente probatorio.
Lo stesso Pubblico Ministero, alla scorsa udienza, aveva richiesto la piena assoluzione di tutti gli imputati e della Società.
L’esito del processo conferma lo scrupoloso rispetto della normativa ambientale e delle migliori prassi europee ed internazionali e pone così fine ad una vicenda che sinora aveva ingiustamente coinvolto per cinque lunghi anni vari manager e dipendenti dell’azienda, acclarando la piena correttezza del loro operato e di quello della società Enel Produzione nella gestione della centrale di Brindisi, struttura vitale per il sistema energetico del Paese.