La nostra testata giornalistica è stata tra quelle che al “Salento & Puglia Pride” ha dedicato ampio spazio, esaltandone le motivazioni ed il valore simbolico a difesa dei diritti di ciascuno e della libertà di orientamento sessuale.
Ciò non toglie, però, che il dovere di cronaca ci impone di segnalare che il “Pride” brindisino ha fatto registrare una totale inosservanza delle norme di contenimento del covid. Erano in tantissimi a non indossare le mascherine, gli organizzatori non avevano predisposto alcun servizio di informazione e soprattutto nessuno ha fatto rispettare le regole che normalmente vengono imposte ai bar, ai ristoranti e perfino ai luoghi di culto.
Le foto scattate durante la manifestazione, poi, ci forniscono una conferma della calca che si è verificata proprio durante il corteo, soprattutto in concomitanza con il transito sui corsi principali. Del resto, se i numeri forniti dagli organizzatori sono veri, erano in tremila a sfilare in condizioni ben diverse da quelle che le norme anti-covid impongono.
Uno schiaffo all’aumento dei contagi ed ai rischi di nuovi cluster. E uno schiaffo anche a chi tra pochi giorni dovrà rinunciare alla tradizionale processione per festeggiare i santi patroni, così come ai titolari di discoteche ed agli organizzatori di eventi.