Abbiamo caldeggiato l’approvazione della delibera con cui è stato disposto il recepimento della Legge Regionale 19 Dicembre 2023 n. 36 che disciplina gli interventi di ristrutturazione edilizia consentendo ai cittadini che ne hanno interesse di aumentare la volumetria della propria abitazione.
Un recepimento che darà respiro anche alle casse comunali attesi gli oneri di urbanizzazione che verranno incassati e le entrate che deriveranno dalla monetizzazione degli spazi da destinare a parcheggio.
Purtroppo la Legge troverà una applicazione limitata nella nostra città attesa l’esclusione delle aree racchiuse nelle antiche mura, delle zone a suo tempo soggette a varianti di recupero e delle porzioni di città assoggettate a pianificazione di recupero.
A quest’ultimo proposito per la prima volta è sottolineata nella delibera fatta propria dal Consiglio Comunale nella seduta del 26 novembre scorso la necessità di procedere alla riapprovazione dei piani di recupero la cui entrate in vigore, a suo tempo, determinò un vero e proprio fiorire di iniziative private in campo edilizio.
Negli anni dal 2000 al 2005, infatti, furono approvati i piani di recupero dei quartieri Cappuccini, Mattonelle, San Pietro degli Schiavoni, Centro storico, Paradiso e Villaggio pescatori.
Tutti strumenti attuativi previsti nel Piano Regolatore Vigente che finalmente videro la luce nel quinquennio 2000/2005.
Purtroppo questi piani particolareggiati hanno una vigenza di dieci anni e risultano tutti da tempo scaduti.
Attualmente, quindi, in quelle aree sono accoglibili solo le proposte di formazione e attuazione di singoli sub-comparti per iniziativa dei privati che abbiano la titolarità dell’intero sub-comparto.
La riapprovazione dei piani particolareggiati scaduti, quindi, consentirebbe la ripresa delle attività edilizie in quelle zone e non comporterebbe alcun costo per l’Amministrazione Comunale consentendo, altresì, l’estensione anche a quelle porzioni di città della Legge Regionale 19 Dicembre 2023 n. 36 come espressamente previsto nella parte dispositiva della delibera approvata in Consiglio Comunale in cui si legge “di riservarsi, in sede di riapprovazione dei Piani di recupero, la valutazione circa la possibilità di consentire interventi con le incentivazioni di cui alla Legge Regionale 36/2023”.
Ci auguriamo, quindi, che dalle parole si passi rapidamente ai fatti e che su questo proposito si registri anche l’assenso degli Ordini Professionali e delle Associazioni di categoria da troppo tempo silenti sui temi che riguardano l’urbanistica brindisina.
LA SEGRETERIA CITTADINA
IL GRUPPO CONSILIARE