L’ondata di maltempo, che ha visto cadere dai 50 ai 75 millimetri di acqua nel giro di poche ore ogni giorno per una settimana intera a inizio settembre, ha creato ingenti danni Brindisino e in particolare nella zona più a sud fino all’alto Leccese, dove torrenti di acqua e fango sono riversati per giorni dalle zone collinari fino al mare, travolgendo muri a secco, provocando danni a strade. Ma la peggio l’hanno avuto le campagne dove i sei giorni di pioggia incessante oltre ad allagarle hanno impedito il lavoro degli uomini soprattutto in un periodo fondamentale sul fronte della vendemmia. Il persistere delle piogge e la quantità eccezionale caduta nei terreni vitati, non ha permesso ai viticoltori di poter iniziare le operazioni di vendemmia, ma soprattutto non ha dato la possibilità raccogliere le uve per i terreni intrisi di acqua. Tantissimi vigneti, infatti, sono stati sommersi da acqua e fango. Ci sono voluti diversi giorni prima che gli agricoltori potessero rientrare negli appezzamenti e riprendere le normali operazioni colturali. La vendemmia è stata sospesa. Il tutto, inoltre, determinerà l’insorgere di fitopatie, come ha spiegato Giannicola D’Amico, presidente provinciale Cia.
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