Presso la Chiesa di San Paolo Eremita, Brindisi, è stato presentato il libro “Auschwitz non vi avrà”, di Guido Hassan e Giuseppe Altamore. Presente il dott. Altamore, giornalista e scrittore, che ha dialogato con la dott.ssa Katiuscia Di Rocco, Direttore presso la Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” e il prof. Daniele De Luca, Università del Salento. Ha presenziato all’evento, S. E. Mons. Domenico Caliandro. La serata ha avuto inizio con un intermezzo musicale a cura di Annalisa e Gilda Ciaccia (arpa e violino). È intervenuto il dott. Renato Rubino, Presidente del Serra Club Brindisi, per un saluto a tutti i presenti e per focalizzare l’importanza dell’argomento dell’incontro. La dott.ssa Di Rocco ha mostrato alcuni dei documenti antichi in ebraico conservati nella Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”, illustrandone l’enorme valore storico. È in corso un progetto di digitalizzazione di tutti i documenti in ebraico reperibili in ogni parte del mondo. Un progetto ambizioso, che avrà come risultato, la possibilità di consultazione di migliaia di documenti di importanza assoluta, che aiuteranno a chiarire, ulteriormente, tanti anni di persecuzioni subite dagli Ebrei. È stato proiettato, quindi, un video molto intenso, realizzato dalla IV B del Liceo Classico B. Marzolla di Brindisi. Il prof. De Luca ha tenuto un excursus storico esauriente, denso di contributi interessanti, riguardanti tanti anni di persecuzioni subite dagli Ebrei, in tante parti del mondo, coinvolgendo tutti i presenti e introducendo, così, la storia della famiglia Hassan, un’analisi dell’antisemitismo dell’Italia di prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il dott. Altamore, uno degli autori del libro, ha parlato della famiglia Hassan, forse una delle poche famiglie che sono riuscite a sfuggire alla persecuzione, anche grazie all’aiuto di tante persone che Guido Hassan ha avuto la fortuna di incontrare durante il lungo e tragico calvario. Una storia famigliare, ma, soprattutto, un’attenta analisi storica che non fa sconti a nessuno. Gli Hassan, fuggiti dalla Libia, costretti, così, a lasciare tutto, con la speranza di potere essere accolti in una nuova patria. Una storia di persecuzione e fughe in varie città italiane, fino ad arrivare in Svizzera. Tante e pesanti le responsabilità della società, tanta l’indifferenza verso quelle “leggi razziali”, frutto di pregiudizi assurdi. Un libro importante perché focalizza la storia degli Ebrei dei paesi arabi, la storia, in particolare, della Libia e della persecuzione nazifascista. Seguendo la vicenda di questa famiglia, vengono svelate responsabilità, forse non evidenziate abbastanza, fino ad oggi. Un libro sulla Memoria, un documento che, ancora una volta, incita, con forza, a non dimenticare pagine di storia vergognose, di vero e proprio razzismo nei confronti di una popolazione che ha subito persecuzioni inaudite. Il mondo non deve e non può dimenticare le proprie responsabilità per avere chiuso gli occhi, con indifferenza e un colpevole silenzio, verso quello che stava avvenendo. Anna Consales
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