PRENDE FORMA ANCHE AD OSTUNI IL MOVIMENTO DEMOCRATICI E PROGRESSISTI

Prende forma in Ostuni Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, con l’avvio dei primi incontri al fine di ripristinare il buon senso, di sprigionare quel coraggio per costruire un nuovo centrosinistra recuperando quell’ orgoglio di appartenere alla storia della sinistra italiana, riallacciando legami con mondi che da tempo abbiamo abbandonato.

Vogliamo aprire un nuova fase che trovi nel confronto e nella dialettica politica la via d’uscita dai soliti schemi che hanno sempre avuto come obiettivo il mero esercizio di potere fine a se stesso, la costruzione di progetti politici funzionali alla realizzazione di ambizioni personali, la nascita di coalizioni prive di un comune sentimento politico e troppo spesso ricche di personalità tra loro inconciliabili per storia, obiettivi e visione.

Abbiamo l’ambizione di trasmettere alla comunità ostunese tutto l’entusiasmo dimostrato nei periodi immediatamente precedenti alla campagna elettorale 2014, quando con il dott. Francesco Saponaro ci si stava incamminando su un percorso che ci avrebbe visti comunque protagonisti.

Quindi si parte dalle idee per la città, affinchè possa incentivare una reale destagionalizzazione del turismo dirottando gli investimenti su infrastrutture, trasporti, cultura, sulla valorizzazione delle bellezze del territorio, una città che anziché abbandonare le zone industriali ed artigianali, aiuti le proprie imprese produttive a fare innovazione incentivando la cooperazione e la partecipazione a bandi comunitari, così come si era prefisso di fare con il mai attuato Ufficio Europrogetti, una città a dimensione di bambino, città inclusiva verso i giovani e studenti, con una biblioteca arricchita in servizi ed orari di apertura, una città insomma che riapra un sopito dialogo con la popolazione, che riprenda il tema della rigenerazione dei quartieri, con un rilancio delle opere pubbliche. Un progetto complessivo per la costruzione di un futuro per le nuove generazioni, mettendo in campo creatività ed innovazione, che renda concreta la digitalizzazione delle procedure amministrative sempre più spesso obsolete ed inadeguate alle esigenze di cittadini ed imprese, che metta in campo una pianificazione seria e concreta di politiche sociali idonee a tutelare i soggetti che hanno subito gli effetti nefasti della crisi.

Dobbiamo quindi allargare i nostri orizzonti a tutte quelle forze di sinistra della città che insieme a noi intravedono, rinunciando all’idea che i partiti possano ridursi, a ridosso dei congressi e/o delle elezioni, a somme di comitati elettorali  mediante il sostegno del candidato o del capo bastone di turno.

Noi non vogliamo nessun bollino di autenticità, ma la sinistra che desideriamo è proprio quella che mira a migliorare la qualità della vita delle persone attraverso una seria e coerente azione di governo, locale e nazionale.

La notizia apparsa ieri sulla stampa circa il ritiro della cd. “intenzione a dimettersi” da parte del primo cittadino manifesta gli effetti negativi della mancanza di coesione, di omogeneità, di progetto politico e di unità di intenti nell’ambito di una coalizione.

Ostuni ormai è in caduta libera sotto il profilo innanzitutto politico: alla inconsistenza politica del Sindaco, che ancora oggi dimostra di non essere in grado di rappresentare un elemento di guida affidabile per la città a causa della totale incapacità decisionale, si aggiungono i fiumi di inchiostro che hanno inondato le pagine dei giornali al fine di innescare una discussione che ha ad oggetto la garanzia di visibilità “politica” dei singoli partiti e delle singole liste.

In questo coacervo di discussioni sterili e del tutto insignificanti per la cittadinanza, una città attende inerme delle risposte sulle tante ed annose questioni ancora irrisolte e che, in troppe occasioni, sono state utilizzate dal centrodestra come cavallo di battaglia demagogico finalizzato a dare lustro ai soliti esponenti istituzionali attraverso una pluralità di sfilate e passerelle costruite nel tentativo di riacquisire una verginità perduta.

La presenza di una Giunta “tecnica e a tempo” (che poi né tecnica e né a tempo è risultata) ha fatto sì, che venissero completamente dimenticate logiche di sviluppo a lungo termine e che si amministrasse senza una visione prospettica e di sistema. Ancora oggi si legge di fantomatici punti programmatici che, nell’arco di tre anni, sono stati definiti in consiglio comunale per oltre tre volte e che in ogni momento di prevedibile difficoltà vengono ripresi come se fosse la prima volta, dando la dimostrazione che questa esperienza è stata costruita senza alcuna bussola, senza alcuna idea o progetto di fondo.

Occorre a questo punto chiarire una aspetto su tutti: grandi e difficili problemi impongono alla politica di studiare adeguate soluzione, le quali non possono essere assunte in un contesto privo dei requisiti essenziali di coerenza ed omogeneità politica, perché la conseguenza del dibattito interno ad un’accozzaglia composta da partiti e forze di estrazione diversa non può che essere l’assoluto immobilismo.

E’ questo immobilismo che dobbiamo combattere, tornando al voto l’anno prossimo con un centrosinistra rinnovato nelle idee e nelle persone, da costruire su valori di lealtà e coerenza politica, che riallacci un legame forte con i cittadini e che illustri un’alternativa coraggiosa e concreta allo status quo.

Chi continua a dare fiato ad una Amministrazione boccheggiante e ad un Sindaco, abituato di continuo a de-responsabilizzarsi, deve essere consapevole che con tale scelta si prosegue nell’esercizio del potere fine a se stesso, vuoto, inconsistente, modellato su velleità personali e del tutto miope.

Il nostro obiettivo quindi è quello di riportare il fulcro del dibattito politico dalle versioni millenials del Cencelli e dai sempre straordinari “laboratori politici” del tutto improduttivi, a questioni di carattere programmatico e politico tra le persone che vorranno costruire un’alternativa a centrodestra ed alla sua incapacità politica e amministrativa, e soprattutto di farlo con i valori ed i principi che da sempre marchiano la nostra identità di sinistra.

Firmatari:

TAGLIENTE GIUSEPPE, FLORE MAURIZIO, DELL’ATTI LUCA, SUMA ANTONIO, NOTARPIETRO CARLO, NARRACCI GIANLUCA

   

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