Siamo orgogliosi del lavoro degli operatori sanitari della ASL di Brindisi che con grande professionalità e sacrificio hanno affrontando l’emergenza Covid-19 in questi mesi.
Nutriamo profondo rispetto per la loro competenza e dedizione, e siamo convinti che meritino il plauso di tutto il management della ASL di Brindisi ed in particolare del Direttore Generale Giuseppe Pasqualone.
Sono medici, infermieri, tecnici sanitari e della prevenzione, professionisti sanitari e socio sanitari, che hanno sostenuto il peso dell’emergenza negli ospedali e nelle Asl e che in questa emergenza ha dato prova di grande unità, abnegazione e imprescindibilità e che non chiedono medaglie, ma il riconoscimento di una grande professionalità con un sostanzioso premio economico incentivante.
Così il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, subito dopo la trattativa odierna nella quale l’ASL di Brindisi ha presentato una propria proposta di “PREMIO COVID – 19” per i soli mesi di marzo e aprile, con una cifra netta di appena 35 euro per turno, 4 euro all’ora che nei turni di notte diviene di 3,5 euro.
Una proposta definita “offensiva” per gli operatori sanitari che la FIALS ha subito rigettato e rispedito al mittente.
Gli operatori sanitari, come definito dall’accordo regionale non firmato dalla FIALS, sono stati suddivisi in quattro fasce mettendo in atto una netta distinzione tra Infermieri ed operatori di fascia A, B, C e D, ossia i fantasmi questi ultimi, quelli che non compaiono nemmeno, quelli che secondo le scelte della ASL erano completamente al sicuro dal Covid-19, ma che in molti casi, si sono contagiati più facilmente rispetto ad altri.
Il riferimento è a tutti gli infermieri, operatori sanitari ed OSS, impegnati nelle aree cosiddette no-Covid come l’Ospedale di Francavilla Fontana ed Ostuni e non solo, quelli delle unità operative post-Covid, i pronto soccorso, blocco operatorio dell’Ospedale “Perrino” di Brindisi e così tanti altri professionisti esclusi o emarginati dal premio economico Covid-19.
La FIALS nella trattativa odierna, ha affermato Carbone, ha sostenuto che tutti i professionisti sanitari durante l’emergenza sanitaria, sono venuti a contatto con pazienti Covid, tutti hanno subito lo stesso identico stress lavorativo, blocco forzato delle ferie, turni di lavoro imprevedibili e paura di rientrare in casa dai propri cari, a tutti deve essere distribuito il premio Covid e tutti nella massima fascia A.
Pertanto la FIALS, a nome di migliaia di Operatori Sanitari della ASL di Brindisi ha chiesto una totale revisione della distribuzione dei “Premi Covid” con inclusione di tutti gli operatori che hanno lavorato sia nelle aree Covid che non-Covid.
La Direzione Generale della ASL di Brindisi, conclude Carbone, con senso di responsabilità, ha accolto la proposta FIALS rinviando la trattativa, a tempi brevi, con l’impegno di presentare e definire, con tutte le parti sindacali, una nuova proposta quale riconoscimento premiale agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19.