Ecco cosa scrive l’imprenditore portuale Teo Titi sulla sua pagina facebook:
Quando i poteri forti decidono non ce n’è per nessuno ed era tutto già scritto e deciso. Come da copione.
Sono risultati completamente inutili tutti gli sforzi degli operatori portuali uniti hanno fatto per cercare di evidenziare i problemi ai nostri rappresentanti istituzionali rispetto a scelte che incideranno sul futuro del porto e dell’economia della città.
Il porto di Bari è diventato grande hub crociere con 2 terminal crociere spazi e servizi all’avanguardia anche grazie alle nuovissime infrastrutture dedicate e costruite con i fondi della vecchia Autorità di Brindisi il cui porto rimane al palo e sarà “controllato” per i prossimi 10 o 25 anni dalla stessa compagnia di navigazione che ha ottenuto la concessione in esclusiva di quei terminal e di tutti i servizi di Bari sul quale porto ha già puntato (nel 2024 a Bari 75 approdi e 33 a Brindisi e nel 2025 ben 107 approdi contro 28 a Brindisi).
Tutti d’accordo ovviamente, tutti sereni sugli impegni sugli investimenti e sulle scelte che il nuovo concessionario farà nei due porti.. tutto ovviamente gestito con la massima trasparenza…anche se parrebbe che le carte sulle strategie (pef etc) siano rimaste segrete anche a coloro che hanno votato (all’unanimità naturalmente) e allo stesso Comune di Brindisi.