PORTO: RACCOMAR SUL “NO” DEL SINDACO: “SI BLOCCA LO SVILUPPO DELLA CITTA'”

Giacomo Minervini, Presidente Raccomar – Sezione di Brindisi e Presidente Collegio Capitani scrive al sindaco per sollevare nuova attenzione sullo shipping locale.

Riceviamo e pubblichiamo copia della lettera di seguito:

Egregio Signor Sindaco, questo è il primo “no” del suo mandato che invece di incentivare lo sviluppo di una città di mare,  prende tempo  aspettando chissà quale miracolo. Raccomar Brindisi aveva dato la disponibilità a ragionare su programmi  e prospettive riguardanti  lo shipping locale ed internazionale e lo sviluppo di un porto che vuole essere importante dentro il Sistema del MAM. Così non è stato e per questo si dovrà assumere tutta la responsabilità di un futuro precario. Gli Agenti e Raccomandatari Marittimi di Brindisi rimarcano con dispiacere la contrarietà al progetto della vasca di colmata per i dragaggi, consci che un “no” senza risoluzioni non serve a  nessuno; da Lei ci si aspetterebbero fatti e non parole . La nostra categoria si dissocia totalmente da quanto apparso sulla stampa,seppure in rappresentanza di una minoranza che non lavora sul porto e con il porto.  Anche il Collegio Nazionale Capitani e D.M. della delegazione di Brindisi concorda sull’importanza dei dragaggi e la invita a riflettere sui trend innovativi che lo shipping sta mettendo in atto: navi sempre più grandi e di importanti pescaggi che, senza fondali adeguati, non potranno più scalare il nostro porto medio e quello esterno; le rotte dell’economia marittima navigate da navi ro-ro nel nostro Mediterraneo avranno bisogno di porti e servizi sempre più adeguati  e senza infrastrutture e banchine idonee, non si attracca da nessuna parte. Scelte così importanti dovrebbero coinvolgere in primis tutto il cluster marittimo del porto, che invece, questa volta è stato totalmente ignorato. A che serve tanta battaglia sulle ZES se poi il porto non si adeguerà? La Raccomar  si chiede se sotto c’è un piano che vuole di fatto cancellare millenni di storia che hanno visto il porto di Brindisi un faro nel basso Adriatico e che nei decenni trascorsi è sempre andato al passo con le trasformazioni che lo shipping ha avuto. La invitiao a riflettere su come, negli anni scorsi, quando i traghetti ormeggiavano ancora nel porto interno, con l’incremento delle capacità di trasporto delle nave Ro/Ro il porto ha saputo dare, in tempi brevi, un’alternativa spostando tale traffico sulle banchine di Terrare e consentendo alle navi traghetto di continuare a scalale Brindisi. Oggi, gli operatori chiedono di fare scelte al passo con i tempi e non ignorare il futuro, a meno che il nostro futuro non dovrà essere quello di prendere il sole sulla riva di Sant’Apollinare e guardare  gli uccelli migratori; Lei Sindaco lo deve dire alla cittadinanza! Con l’occasione si porgono gli auguri per un Santo Natale”.

 

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