PORTO: PATRONI GRIFFI NON DECIDE E MARIO MEGA VA VIA. MENTRE A BRINDISI RESTA ANCORA IL PENSIONATO GIUFFRE’

A dire il vero, siamo stati in molti a confidare nelle capacità del professore di diritto Ugo Patroni Griffi alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale. Dalla funzionalità di tale ente, infatti, dipende il futuro del porto di Brindisi e quindi qualsiasi perdita di tempo può risultare deleteria. Diciamo questo perché davvero risulta incomprensibile il ritardo con cui si sta procedendo con la nomina del segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale con sede a Bari. Da tale adempimento, infatti, dipende l’effettiva entrata in funzione del nuovo ente, con la conseguente cancellazione delle due autorità portuale di Bari e di Brindisi. Patroni Griffi non decide ed il primo a prenderne atto è il segretario generale dell’Autorità Portuale di Bari Mario Mega il quale ad agosto abbandonerà il suo posto. Un addio che non sarà indolore, visto che Mega ha dimostrato indubbie capacità in quel ruolo.

Resta inspiegabilmente al suo posto, invece, il segretario pensionato dell’Autorità Portuale di Brindisi, ammiraglio Salvatore Giuffrè (ed in autunno pare che i Giuffrè in servizio a Brindisi diventeranno due, visto che dovrebbe arrivare nell’ente anche il figlio), per il quale evidentemente l’età avanzata (ha già compiuto 68 anni) non comporta problemi (a differenza di tantissimi altri incarichi pubblici). Patroni Griffi ha deciso di farlo rimanere ancora al suo posto, nonostante gli esiti ancora non noti di una intricata vicenda tutta tarantina (vedi delibera numero 1.088 del 2016 dell’Autorità Nazionale anti corruzione)  e di una inchiesta della Procura della Repubblica di Brindisi che vede proprio Giuffrè indagato per corruzione in riferimento all’attività svolta presso l’Autorità Portuale di Brindisi. Su tutto questo, però, non è dato conoscere il parere di Patroni Griffi.

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