La notizia del giorno è che il consigliere comunale del Partito Repubblicano Alessandro Miceli ha abbandonato la forza politica in cui è stato eletto e si appresta ad ufficializzare la sua adesione alla Lega. Nelle scorse settimane, invece, il consigliere comunale Raffaele De Maria era transitato dalla Casa dei Moderati a Fratelli d’Italia.
Il valore aggiunto per la maggioranza è sostanzialmente pari a zero, visto che ci troviamo di fronte a partiti che sono inseriti nella coalizione di governo, ma aver ignorato il contenuto del patto etico sottoscritto all’atto dell’elezione ha aperto a tutti gli effetti la campagna acquisti. L’obiettivo del Patto era proprio quello di evitare che un consigliere transitasse da una parte all’altra della maggioranza e si era anche stabilito che comunque, anche in caso di abbandono della coalizione, il partito che perde un consigliere mantiene inalterato il suo peso in termini di rappresentanza.
Adesso, però, avendo infranto la prima regola, non è da escludere che chi è cresciuto numericamente pretenda maggiore visibilità e questo sarebbe un problemi non di poco conto per il sindaco Marchionna.
C’è da dire che i mal di pancia esistono eccome, anche se spesso non emergono alla luce del sole e si limitano a scontri più o meno duri a porte chiuse. Oppure, come nel caso del consigliere di Fratelli d’Italia Roberto Quarta, a denunce pubbliche ben precise che vanno oltre il ruolo di consigliere di maggioranza sulla scorta di un citato interesse generale della cittadinanza. Non è da escludere, comunque, che proprio i leader del centro destra questa volta decidano di intervenire per evitare che la corsa a nuove casacche continui, con il rischio di un ricorso al sempre più pericoloso “voto responsabile”, basato sui singoli provvedimenti e non su una condivisione dell’operato amministrativo dell’esecutivo.