“Puttana, hai rovinato la famiglia”, offese continue, pedinamenti, appostamenti sotto la sua abitazione per controllarne ogni spostamento o frequentazione, fino ad arrivare a tentare di investire la figlia per evitare una nuova relazione. Due genitori si sono resi per lungo tempo “aguzzini”, o stalker della propria figlia perché non accettavano che la donna avesse deciso di separarsi dal marito. “Così da cagionare un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, da ingenerarle un fondato timore per la propria incolumità e da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita evitando di uscire di casa e di ricevere il proprio compagno, amici o conoscenti” si legge in una ordinanza applicativa della misura coercitiva personale del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa. L’ordinanda è stata emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Manuela Pellerino. Tanto che la donna, i fatt risalgono al dicembre dello scorso anno, ha tentato il suicidio gettandosi in mare a Capito, per fortuna salvata dai Carabinieri di Fasano.
Volevano “dissuaderla con comportamenti minacciosi ed offensivi”, si legge ancora nella nota, fino ad arrivare a minacciarla di morte e tentare anche in più casi di metterne in pericolo la vita: la madre una volta ha tentato di investirla con l’auto perché non “gradiva” le nuove frequentazioni delle donna, un’altra volta brandendo un coltello avrebbe le ha detto “te ne devi andare via da casa mia”. I fatti risalgono al dicembre dello scorso anno. Con questi comportamenti i genitori hanno portato la ragazza a tentare il suicidio. La donna, infatti, si gettò in acqua a Capitolo e l’intervento di un carabiniere la salvò.
Anche di fronte ai militari dell’arma la madre non ha avuto pietà continuando a sostenere le sue “ragioni” e ingiuriando la figlia “una puttana, che ha rovinato la famiglia lasciando il marito per un altro uomo”, sostenendo che “per loro la figlia era morta, che li aveva rovinati, che doveva andare a fare la vita da un’altra parte” e che “la vogliono vedere morta”.
La donna ha denunciato e le indagini dei Carabinieri hanno portato alla richiesta del pm al Gip di emettere una specifica ordinanza con la quale si dispone che i genitori debbono stare alla larga dalla figlia senza cercare in alcun modo di mettersi in contatto con lei. Ordinanza che è stata emessa e notificata ai due genitori nei giorni scorsi.