PICCHIANO E RAPINANO TURISTI STRANIERI: ARRESTATI I RESPONSABILI – FOTO

Era una notte dello scorso mese di luglio quando in tre, armati, si sono avvicinati all’auto sulla quale viaggiavano quattro turisti stranieri, e malmenandoli cruentemente, li rapinarono dell’auto, di telefoni cellulari e altri beni. E’ accaduto il 18 luglio dello scorso mesa a Torre Pozzelle, Ostuni.  Dopo le indagini di queste settimane la Squadra di Polizia giudiziaria e la Squadra Volante del Commissariato di Ostuni, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, hanno dato esecuzione, a Carovigno, a 3 Ordinanze di Custodia cautelare in carcere a firma del GIP Dottoressa Stefania De  Angelis, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dottor Luca Miceli, nei confronti di altrettanti individui del posto.
Gli arrestati, identificati in Oronzo Pietro Lanzillotti, 38 anni nato a Brindisi, residente in Carovigno, Pasqualino Lanzillotti, 45 anni, nato e residente a Carovigno e Giuseppe Iaia, 40 anni, nato a Brindisi e residente a Carovigno, sono accusati di rapina a mano armata, lesioni personali aggravate e porto e detenzione in luogo pubblico di pistola.

I Fatti d’indagine: i 3 arrestati, con arma in pugno, dopo aver spietatamente malmenato le quattro vittime, si sono impossessati dei loro beni, l’autovettura su cui viaggiavano, i telefoni cellulari un orologio da polso, nonché la somma di 80 euro.
Immediate le indagini. I 4 rapinati, a bordo di autovettura, nella notte del 18.07.2017, dopo aver salutato un loro amico, mentre si accingevano a fare rientro nella loro abitazione in San Vito dei Normanni, vennero bloccati dai 3 banditi, uno dei quali armato di pistola ( impugnata da LANZILOTTI Pasqualino), sbucati all’improvviso da dietro un muretto a secco, e sotto la minaccia dell’arma, li costringevano a scendere dall’auto e, messi in fila uno dietro l’altro li hanno brutalmente e ferocemente picchiati con calci e pugni, in un rituale che ripercorreva la fila con violenze e sevizie di inaudita violenza, e infine li hanno derubati, fuggendo a bordo della loro auto.
Le vittime, visitate presso il pronto soccorso di Ostuni, hanno riportato il passeggero anteriore, giorni 30 di prognosi con un politraumatismo diffuso su tutto il corpo, mentre gli altri 3, ciascuno 10 giorni di prognosi, per lesioni varie quali “ trauma cranico, trauma toracoaddominale, trauma polso sinistro”, nonché “ trauma cranico non commotivo, trauma toracoaddominale” e “ trauma cranico con vertigini”.
Già in fase di primo intervento della Volante del Commissariato, le vittime hanno fornito una dettagliata e circostanziata descrizione di quanto erano state costrette a patire.
Altri elementi più dettagliati in sede di denuncia, hanno permesso agli investigatori del Commissariato della Città Bianca di dare un nome ed un cognome ai 3 individui responsabili della cruenta rapina.
Nello specifico, i 3 rapinatori che avevano agito a volto scoperto, certi di non essere riconosciuti dagli stranieri, sono stati invece individuati con assoluta certezza da 2 delle 4 vittime, le ultime ad essere state aggredite potendoli riconoscere nelle foto segnaletiche mostrategli dai poliziotti ostunesi.
Nell’immediatezza delle indagini svolte senza soluzione di continuità per oltre 24 ore dall’accaduto, si è riusciti a rintracciare l’autovettura rapinata all’interno di un terreno sito in C.da Tamburroni, agro di Ostuni e al confine col Comune di Carovigno. La stessa sottoposta ad accertamenti tecnico-scientifici da parte di Personale del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica fatto intervenire sul posto.
Il quadro probatorio veniva portato dettagliatamente a conoscenza del Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Luca MICELI che, condividendo appieno le acquisite evidenze probatorie, chiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dottoressa Stefania DE ANGELIS, la custodia cautelare in carcere per tutti e 3 gli individui.
I provvedimenti restrittivi veniva eseguiti da personale del Commissariato di P.S. di Ostuni nella nottata tra venerdì e sabato della decorsa settimana.
A distanza di neanche un mese dal violento accadimento, la Polizia di Stato, sotto la magistrale e determinante guida dell’Autorità giudiziaria brindisina, ha fatto luce su un brutto episodio verificatosi nel cuore dell’estate ostunese contribuendo fortemente, pertanto, alla ricostituzione della tranquillità sociale, scossa da quanto verificatosi.
L’indagine consente inoltre di evidenziare oltremodo l’importanza della collaborazione da parte della collettività onde pervenire sinergicamente all’affermazione dei principi di legalità e giustizia sociali.
Ostuni, 23.08.2017

 

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