Diventato di proprietà comunale nel 2015, il castello/roccaforte di epoca angioina che campeggia sull’area portuale di Villanova, è al centro dell’attenzione della cittadinanza grazie all’iniziativa di un ostunese residente a Londra. Domenico Pecere ha avviato, in collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) una raccolta firme mirata a far rientrare il bene architettonico nel censimento 2018 dei “Luoghi del cuore”. Un’opera d’importanza strategica, costruita intorno al 1300 per proteggere la Città bianca dalle incursioni belliche provenienti dal mare, oggi è la roccaforte che chiede protezione agli ostunesi.
Da diversi anni la struttura versa in uno stato di sostanziale incuria, venendo di tanto in tanto presa di mira dai vandali. Per favorire un’immediata messa in sicurezza e un mirato intervento di valorizzazione, Domenico Pecere si è fatto portavoce del progetto di candidatura, dando il via alla costituzione spontanea di un comitato civico e alla raccolta delle firme utili. L’obiettivo minimo è raggiungere almeno 2.000 firme/voti affinché, oltre a creare interesse per i bisogni del luogo, si possa auspicare a un intervento diretto del FAI, dietro presentazione di uno specifico progetto. L’iniziativa va intesa come sostegno al più grande ed ambizioso progetto di valorizzazione dell’intera area del porto di Villanova, che il Comune di Ostuni sta portando avanti. È iniziata online, sul portale ufficiale del FAI, la raccolta firme per assicurare a questo bene architettonico e culturale l’opportunità di essere riqualificato e valorizzato. Affinché entro il 30 novembre la causa sia sostenuta da duemila persone, Domenico Pecere ha pensato di organizzare un evento intorno alla roccaforte angioina per sensibilizzare la popolazione locale e raccogliere personalmente ulteriori sottoscrizioni. Patrocinato dal Comune di Ostuni, l’evento si terrà alle ore 12 di sabato 3 novembre prossimo, nelle immediate vicinanze del castello.
«L’idea è quella di stringersi idealmente attorno alla roccaforte, nell’intento di cambiarne il destino. È nostro dovere morale sostenere la tutela di una struttura che ci ha difeso e protetto in passato – afferma Domenico Pecere – ed è nostra la responsabilità di salvaguardare uno dei monumenti storici più significativi per Villanova e per Ostuni. L’iniziativa è apolitica e rivolta a chiunque abbia a cuore la tutela di quel bene collettivo».
«L’attenzione dell’amministrazione è rivolta da tempo alla riqualificazione del Porto turistico e del borgo di Villanova – ha dichiarato il sindaco Gianfranco Coppola – e lo conferma l’entusiasmo con cui abbiamo accolto la scelta operata tre anni fa dal demanio, di cedere la proprietà della roccaforte angioina al Comune di Ostuni. Da allora abbiamo messo in atto diversi tentativi per intercettare finanziamenti pubblici che avrebbero consentito nel breve periodo un intervento di rivalutazione della struttura. Non è stato possibile accedere all’ultimo finanziamento regionale, per esempio, poiché la commissione ha preferito orientare il fondo su progetti di riqualificazione nell’entroterra, pre-requisito peraltro non specificato all’interno del bando. La torre angioina rientra nel più ampio progetto di rivalutazione del Porto turistico di Villanova, affidato all’ATI CR Costruzioni SRL / FRAVER SRL, sulla cui attuazione si sta discutendo in Regione secondo tempi e modalità previste in conferenza di servizi. Il castello accoglierà un museo del mare, pertanto l’ipotesi di farlo censire tra I luoghi del cuore si sposa perfettamente con le intenzioni di questa amministrazione, che supporta appieno la lodevole iniziativa di sabato 3 novembre, voluta da Domenico Pecere».
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito del FAI e la pagina Facebook dedicata all’evento.