Pesce spada, salmone e tonno, conservato in confezioni e scatoloni in bancali sul piazzale antistante l’azienda (srl ittica di import-export molto conosciuta di Brindisi, con sede alla zona industriale). All’arrivo dei militari della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi i responsabili hanno spiegato che i prodotti erano in attesa di essere caricati su camion in arrivo. Di fatto per le 65 confezioni di prodotto ittico, lavorato e pronto per essere messi in commercio, era stata interrotta la catena del freddo che ne lede la salubrità. I prodotti ittici, dovevano essere comunque conservati in ambiente idoneo protetto e mantenuti ad una temperatura compresa tra 0°C e 4°C allo scopo di non interrompere la prevista catena del freddo per tutta la durata della commercializzazione lungo la filiera. Dopo un’accurata ispezione del prodotto da parte del personale dell’ASL, ne è stata constatata l’impossibilità di destinarlo al consumo umano. I militari, guidati dal Capitano di Vascello (CP) Salvatore Minervino, con la preziosa e sinergica collaborazione del Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria provinciale “Siav B” diretti dal dottor Adriano Rotunno, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante del noto centro di Import-Expert. L’intero bancale è stato sottoposto a sequestro d’urgenza e l’amministratore della società deferito alla Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione finalizzata alla distribuire per il consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione.