L’ultimo incarico di rilievo della sua lunga carriera politica il dott. Tonino Monetti lo ha rivestito nella giunta Consales, con la delega assessorile all’ambiente. Poi l’incubo di una indagine penale promossa dalla Procura della Repubblica e riguardante presunti rapporti con l’imprenditore Luca Screti e un presunto ammanco di 200.000 euro per analisi cliniche fatte effettuare senza il pagamento del ticket da parte dei clienti (Monetti è responsabile del laboratorio di analisi dell’ospedale Perrino). Oggi quell’incubo è terminato, visto che il giudice delle indagini preliminari Tea Verderosa ha accolto la richiesta del pubblico ministero Pierpaolo Montinaro ed ha firmato il decreto di archiviazione.
Archiviata anche la posizione del dirigenti dell’Autorità Portuale di Brindisi Salvatore Giuffrè e Aldo Tanzarella. Le accuse nei loro confronti spaziavano dall’associazione a delinquere alla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.
Dopo quasi tre anni di indagini effettuate dai carabinieri, è stato lo stesso magistrato a stabilire che non c’erano le condizioni per acclarare tale ipotesi di reato. Monetti, che in questi anni si è sempre dichiarato totalmente estraneo alle vicende oggetto di contestazione, è stato difeso dall’avvocato Massimo Manfreda.
Tonino Monetti, pertanto, si riaffaccia a pieno titolo sulla scena politica e per lui è pronta una candidatura nelle liste dell’UDC nelle prossime consultazioni amministrative del 10 giugno.