Nei giorni scorsi si è fatto un gran parlare, a Brindisi, della nascita della prima spiaggia realmente accessibile ai disabili. Il tutto, grazie ad una pedana collocata in zona Punta Penne, nei presso del lido Granchio Rosso, per effetto di un contributo ottenuto dalla Regione Puglia nell’ambito della misura “Norme a sostegno dell’accessibilità delle aree demaniali destinate alla libera balneazione per le persone diversamente abili” . Il Comune ha affidato i lavori di realizzazione alla Brindisi Multiservizi e la società partecipata, come ormai accade normalmente, li ha subappaltati ad una ditta esterna (Bis srl) che ha provveduto a realizzare la pensilina ombreggiata. Adesso, però, spetta alla BMS provvedere a collegare tale manufatto al mare, attraverso una pedana. Sta di fatto che oggi è il 19 luglio e di quella pedana non c’è traccia. E tutto questo, nonostante il finanziamento regionale risalga ad alcuni mesi addietro. Ma davvero non si poteva fare di meglio per offrire questa opportunità ai disabili già a partire dal mese in corso?