Il Partito Democratico di Francavilla Fontana prende atto della Delibera d’intenti licenziata lo scorso 30 ottobre dall’Amministrazione Denuzzo, inerente ai Piani di monitoraggio e superamento delle barriere architettoniche (Peba), finalizzati a progettare interventi per il raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini.
Respinge, tuttavia, al mittente le critiche gratuite e per nulla argomentate, a proposito della diffida della Regione Puglia inviata a suo tempo all’Amministrazione guidata dal Sindaco PD Maurizio Bruno, per inadempienze sulla stessa questione Peba, dal momento che una comunicazione meglio articolata avrebbe dovuto riproporre le ragioni di tale diffida che, in verità, riguardò la stragrande maggioranza dei Comuni italiani.
Premesso, dunque, che un’Amministrazione pubblica prudente ed oculata prima di deliberare tiene sempre conto della capacità di copertura economica dell’intervento da attuare, nel caso dei Peba esistevano, come tuttora esistono, finanziamenti cui attingere ma neppure con questi oggi sarebbe sostenibile per le casse comunali l’intera somma occorrente.
Francavilla Fontana, pertanto, al netto di circa 600 mila euro di bilancio comunale spalmati in tre anni ed impegnati dalla gestione commissariale Iaculli e di ulteriori realizzazioni per 900 mila euro quale primo step di interventi, non poté consentirsi costi che riguardassero l’intera rete pubblica e privata cittadina e certamente non perché il Sindaco Bruno e la maggioranza di Centrosinistra non intendessero manifestare sensibilità umane e sociali verso i francavillesi che quelle barriere architettoniche continuano a subire.
Bisognava, oltretutto, rimuovere la causa principale dell’enorme contenzioso che interessa il nostro Comune, dovuto al cattivo stato di manutenzione della rete viaria cittadina che, come è noto, è estesa per 380 km. perciò il secondo step di interventi avrebbe dovuto riguardare la messa in sicurezza dei marciapiedi; cosa che non avrebbero certamente esaurito la questione Peba ma avrebbe contribuito ad arricchire il novero di interventi da spalmare nel quinquennio di consiliatura.
Purtroppo, come si ricorderà, fu allora che una maggioranza numerica raffazzonata, che spaziava dalla destra all’estrema sinistra, pose fine all’agire amministrativo sfiduciando il Sindaco Bruno
Frattanto, va ricordato che l’esposto alla Procura per presunta inadempienza, prefigurato allora dallo stesso Sergio Tatarano che oggi ricopre il ruolo di Assessore comunale non fu mai formalizzato, né qualcuno può affermare oggi al netto della propaganda che una semplice delibera, che non è neppure di indirizzo, significhi aver risolto le questioni come con una bacchetta magica.
Il Partito Democratico si aspetta, dunque, coerenze reali e non più parolaie da parte del Sindaco Denuzzo e dello stesso Tatarano, con particolare riguardo alla definitiva copertura finanziaria che saranno in grado di assicurare ai Peba ed ai tempi di realizzazione dei progetti di intervento che essi intenderanno promuovere.
Partito Democratico