Il Parco Regionale delle Dune Costiere con la collaborazione della cooperativa Serapia è pronto a svolgere anche nel prossimo weekend, la campagna di informazione e sensibilizzazione antincendio e di prevenzione contro il danneggiamento ambientale lungo la costa dell’area naturale protetta.
I 2 infopoint allestiti nei pressi della foce di Fiume Piccolo e a Lido Boscoverde, impiegando personale qualificato della cooperativa Serapia presentano anche un piccolo laboratorio di biologia marina. Grazie infatti alla collaborazione di Eleonora Meliadò, biologa marina, alcuni bambini hanno potuto utilizzare un microscopio per conoscere meglio i tanti abitanti della spiaggia con un occhio particolare alla Posidonia. Inoltre i bambini si sono divertiti costruendo diorami artigianali di Posidonia, cavallucci marini, stelle marine e non poteva mancare il fratino, protagonista della favola edita da Adda Editore “Alessandrino il Fratino e la zia Posidonia”, ambientata nel Parco dune costiere e avente come protagonisti due “abitanti” tanto illustri quanto a forte rischio estinzione dell’area protetta.
Tanta la curiosità dei bagnanti che si sono avvicinati ai due infopoint, sia per ricevere informazioni che per esporre situazioni da migliorare oppure consigli perché si veicolino meglio gli obiettivi e le finalità del Parco.
A lido Boscoverde per esempio alcuni bagnanti si sono lamentati della presenza di animali in mare e sulla spiaggia, vietata dall’ordinanza balneare pugliese; molti ancora persistono nel mettere sdraio e telo sul piede della duna giustificandosi dicendo di non aver trovato posto altrove; troppe cicche lasciate sulla spiaggia.
A Fiume Piccolo invece la situazione è ancor più grave perché, oltre alla gente che pensa di poter salire sulle dune senza far del male a niente e nessuno (sic!), ci sono tanti giovani e meno giovani che utilizzano le acque risorgive come terme, bivaccando e passeggiando su e giù per il fiume, giungendo addirittura fino alle porte della Masseria Aprile oggi di proprietà Incasa, pensando che tutto ciò sia lecito.
Scardinare abitudini così radicate non è cosa facile, ma il fine di questo presidio informativo sulla spiaggia è proprio quello di far comprendere a tutti quanto le zone umide e le dune dell’area protetta siano habitat ed ecosistemi fragilissimi da un lato e ricchissimi di biodiversità da tutelare dall’altro.
Ci si rende conto effettivamente che la presenza così impattante e comportamenti poco consoni dei bagnanti diventando un pericolo per gli equilibri di quei luoghi troppo delicati per esser così violentati. Inoltre si mette a dura prova anche la serenità di chi, come per esempio la famiglia Sacco, pescatori a Fiume Piccolo da diverse generazioni, cerca con tanti sacrifici e dedizione 365 giorni all’anno di preservare quanto di bello ancora Madre Natura ha la forza di generare e che in pochi minuti degli pochi scellerati con il gusto di arrostire la carne sulla spiaggia e sulle dune, posso mandare in fumo per sempre.