Papa Francesco e Roberto Benigni hanno regalato emozioni indimenticabili in occasione della prima “Giornata Mondiale dei Bambini”
“Vorrei che tutti i bambini fossero felici!”, sono state queste le parole che Papa Francesco ha voluto dedicare ai “suoi” bambini. La festa era già iniziata sabato, presso lo Stadio Olimpico, con 70.000 bambini che hanno rivolto tante domande al Santo Padre che ha risposto con attenzione e affetto. Il Papa è rimasto fino alla fine, ha regalato caramelle, ma, soprattutto, ha voluto lasciare che parlassero loro, a cui era dedicata la festa. Stamattina, domenica 26 maggio 2024, anche grazie alla televisione che ha trasmesso tutto in diretta, è stato possibile vedere una Piazza San Pietro piena di bambini come non era mai successo prima. Bambini provenienti da tutto il mondo per partecipare alla prima “Giornata Mondiale dei Bambini”, un evento fortemente voluto dal Papa che ha sempre evidenziato una particolare attenzione verso di loro. Durante la celebrazione domenicale, il Papa non ha voluto leggere il discorso scritto, proprio per dialogare con loro, come un nonno che si rivolge ai suoi nipotini e non li vuole stancare. È stata un’omelia dialogata per consentire ai bambini di assimilare quello che viene detto dai grandi. Presente anche Lino Banfi, il nonno d’Europa, che, la sera precedente, aveva dedicato tante riflessioni importanti. I nonni sono la radice, la sapienza, sono portatori di amore ed è importante non abbandonare i nostri anziani. No alle case di riposo e, quando non è possibile fare altrimenti, visitarli spesso per non farli sentire soli. Migliaia di bambini che racconteranno la gioia di avere incontrato il Papa e la tristezza al pensiero dei bambini che soffrono soprattutto a causa delle guerre. Il negoziato è l’unica strada possibile per la pace, sebbene sia, certamente, la più difficile. È seguito il monologo di Roberto Benigni che ha saputo coinvolgere tutti con parole semplici e, allo stesso tempo, efficaci e preziose. Benigni ha voluto, assolutamente, baciare il Papa perché, prima di iniziare il suo discorso, gli era stato vietato, soltanto, di toccarlo e lui, lo confessa, non sopporta i divieti. I bambini sono la guida di domani, il nostro futuro. In una piazza così gremita, magari potrebbe esserci il futuro Papa. “Siamo tutti bambini e il più piccolo di tutti è proprio il Papa. Siamo tornati tutti piccoli insieme a loro”. L’attore ha invitato a sognare che è la cosa più bella del mondo. Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, ma aprirli. Un sentito invito a leggere, riconoscendo l’essenzialità della lettura. Ha, inoltre, ricordato l’importanza delle fiabe. I bambini, gli adulti di domani, devono comprendere che gli errori sono necessari e che devono amare ciò che fanno. Non si deve avere paura, più dubbi si hanno e meglio è. È importante prendere in mano la propria vita. Il mondo ha bisogno di essere bello! Ogni bambino porta il proprio piccolo contributo verso il bene. “Essere felici e diventare l’adulto che avete desiderato essere”. “Siate profondamente buoni, questo ha detto Gesù”! È importante prendersi cura del mondo e, soprattutto, amare. Bisogna trovare le parole giuste e magiche per fermare la guerra che è il più grave e stupido peccato. Se un giorno i bambini potranno ridere tutti insieme, sarà il giorno più bello. Tanti i temi toccati dall’attore e la consapevolezza che le fiabe possono realizzarsi. Il monologo di Benigni rimarrà sicuramente ben impresso nella memoria dei bambini e dei loro genitori. Il Santo Padre ha salutato tutti con una comunicazione importante: la seconda Giornata Mondiale dei Bambini si terrà a settembre 2026. La prima Gionata Mondiale dei Bambini 2024 ha dimostrato, ancora una volta, la contemporaneità della Chiesa che, in questa occasione, ha usato linguaggi non propriamente ecclesiali ed è riuscita a condividere una visione positiva con messaggi di speranza. “La fede ci fa felici!”. Anna Consales