PAGAMENTO BONIFICHE ARNEO. LE LINEE GUIDA DELL’ADOC BRINDISI

Si rincorrono nelle ultime settimane notizie, anche dal contenuto allarmato e allarmante e in alcuni casi fuorviante, in merito all’annosa vicenda delle cartelle di pagamento relative del contributo di bonifica del consorzio Arneo. Con la presente nota l’avvocatura dell’Adoc di Brindisi intende offrire un contributo di chiarezza al fine di consentire al cittadino-consumatore e contribuente delle sintetiche linee guida, dal contenuto essenzialmente tecnico-giuridico, per districarsi nella vicenda.

Si precisa in primo luogo come il commissario unico dei Consorzi di bonifica, Alfredo Borzillo, accogliendo le istanze formulate da Agrinsieme Puglia (il coordinamento che riunisce le federazioni regionali di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari), ha disposto che non saranno neppure emesse ed inviate ai contribuenti le cartelle di pagamento del contributo consortile per l’anno 2016 con riferimento ai consorzi di Bonifica di Terre d’Apulia, Ugento Li Foggi e Arneo e che l’emissione di quelle relative ai periodi di contribuenza 2017 e 2018 saranno rinviate a data da destinarsi. Pertanto nessun allarmismo è giustificato con riferimento a presunte “ondate” di cartelle di nuova emissione (anno 2016) che nessun contribuente, il cui immobile o fabbricato insiste nel perimetro dei vari consorzi, dovrebbe ricevere nelle prossime settimane. Ove tanto dovesse accadere Adoc mette ad ogni buon conto a disposizione il proprio team di legali al fine di procedere ad eventuali contestazioni.

Per quanto invece riguarda il periodo di contribuenza 2014 occorre d’altro canto precisare come solo con riferimento a tale periodo stanno pervenendo agli indirizzi dei contribuenti atti esecutivi al fine della riscossione coattiva di quanto dovuto ed intimato con precedenti atti di ingiunzione. In sostanza, coloro che hanno GIA’ ricevuto a suo tempo gli atti prodromici all’esecuzione ( avviso di pagamento ed ingiunzione di pagamento) e che, pur non provvedendo al pagamento della somma richiesta, non hanno tuttavia ritenuto di contestarne la legittimità mediante ricorso giudiziario oppure hanno interposto ricorso amministrativo rigettato o non riscontrato dal Consorzio sono stati –e saranno nelle prossime settimane- destinatari della notifica del <<preavviso di iscrizione di fermo amministrativo dei beni mobili registrati>>.

Ebbene, è evidente da quanto anticipato in premesse che trattasi nello specifico di atto dovuto da parte del soggetto incaricato alla riscossione che non riveste certo il carattere né di un atto a carattere vessatorio per il cittadino né tantomeno di una minaccia; bensì, purtroppo, di un mero atto conclusivo di un procedimento amministrativo avviato da tempo e nel corso del quale il contribuente aveva termini e modi per contestare la legittimità del tributo.

A fronte della notifica di tale atto per l’effetto è evidente come il contribuente che non abbia pagato l’annualità richiesta a suo tempo ovvero fatto ricorso avverso la cartella, ove non intenda incorrere in sanzioni ulteriori, rischiando il fermo del proprio veicolo avrà solo due strade legittime da perseguire e cioè, previa verifica della propria singola posizione, contestare la legittimità del preavviso di fermo (ove ne ricorrano i presupposti di legge) ovvero procedere al pagamento.

Adoc Brindisi rammenta che ogni controllo sugli atti notificati può essere richiesto recandosi presso il proprio sportello legale nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 19,00.

All’esito dei chiarimenti di carattere tecnico-giuridico resta ovviamente impregiudicata la gravità della questione più strettamente politica, già da Adoc sollevata più volte e nelle sedi più disparate, relativa più specificamente sia alla circostanza che nella maggior parte di casi il tributo viene richiesto a fronte della totale inadeguatezza e in molti casi assenza assoluta di alcuna opera di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti vetusti e datati ed in pessimo stato di manutenzione sia soprattutto alla necessità di rivedere i piani di classificazione facendo un distinguo fra le aziende agricole, le aree demaniali e le aree dei privati e quelle di competenze dei comuni; attività relativa alla rivisitazione dei piani di classifica che dovrebbe vedere i sindaci dei vari Comuni impegnati in prima linea, mentre li vede del tutto latitanti.

In conclusione l’Adoc informa che proseguirà presso la propria sede in Brindisi al Corso Umberto I, 85 l’attività di informazione e tutela legale dei contribuenti, attività che ha già portato risultati non trascurabili in questi anni ed un numero significativo di sentenze favorevoli da parte della Commissione Tributaria di Lecce nonché l’azione di sollecito nei confronti delle amministrazioni locali affinché i cittadini siano esentati dall’inutile balzello.

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