Ancora una volta il sindaco Gianfranco Coppola prende le difese dei degenti ricoverati presso l’Ospedale civile ostunese e più in generale dell’intera cittadinanza, vittima dell’ennesimo disservizio in materia di diritto alla salute. Da qualche giorno infatti il nosocomio della Città bianca può contare sulla presenza di un solo anestesista in servizio per tutta la struttura. Questo ha comportato il mancato adempimento alle necessità chirurgiche provenienti dal reparto di Ortopedia, poiché il protocollo prevede venga data priorità assoluta alle esigenze del Pronto Soccorso.
In virtù di una problematica che si sta riscontrando anche presso il “Perrino” di Brindisi e altri Ospedali della Provincia, il sindaco Coppola sottoscrive una nuova missiva per mettere in evidenza criticità recenti e pregresse.
I destinatari della missiva sono Giuseppe Pasqualone, direttore generale della Asl di Brindisi e Giancarlo Ruscitti, direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia e Cataldo Saracino, direttore sanitario dell’Ospedale di Ostuni. A loro il primo cittadino chiede un incontro urgente per fare il punto della situazione inerente allo stato dei lavori di ampliamento della struttura e tutte le ulteriori problematiche.
Nello specifico il sindaco fa riferimento, a seguito di una serie di sopralluoghi, alla chiusura temporanea del reparto di Chirurgia causata appunto dalla mancanza di medici anestesisti; ai lavori non ancora avviati per l’ampliamento del reparto di Pneumologia; al trasferimento del Laboratorio analisi nei locali dell’ex Pronto Soccorso; al trasferimento in loco del servizio 118; all’individuazione di un apposito spazio da destinare al centro trasfusionale e di raccolta permanente per la donazione di sangue; alla comunicazione dello stato di avanzamento dei lavori sulla nuova piastra.
«Il nostro territorio si è visto sottrarre nel giro di un anno, o poco più – dichiara il sindaco Coppola – una quantità ingente di risorse economiche utili al regolare funzionamento dell’Ospedale. Il Piano di riordino ospedaliero approvato in Regione a febbraio del 2017, ha determinato la situazione di emergenza sanitaria in cui versa oggi la struttura. Con il Direttore Pasqualone abbiamo più volte affrontato i punti cruciali della situazione attuale, soprattutto in relazione al reparto di Chirurgia, dove a tutt’oggi non è stato possibile reperire, in maniera stabile, nuovo personale medico. Prima che la situazione peggiori ulteriormente, chiedo che venga convocata una riunione urgente che possa far luce sulle possibili soluzioni alle criticità che rendono l’Ospedale di Ostuni inefficiente, se non completamente inaccessibile per diversi pazienti».