ORIA – ARCHIVIATA L’INDAGINE SUL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE

Ecco la nota dell’interessato:

Il 4 maggio 2017 le testate giornalistiche della provincia di Brindisi pubblicarono, dandone estremo risalto, la notizia secondo cui “il Comandante della Polizia Locale di Oria, dopo averle contravvenzionate, aveva schiaffeggiato due donne.”

Non volendo entrare nella polemica di come questa notizia sia giunta ai media, ma volendo semplicemente porre l’accento sul fatto che spesso, con molta superficialità, si scherza con la dignità delle persone, rilevo che il codice di procedura penale, all’art. 329 c.p.p. stabilisce che gli atti d’indagine compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria sono coperti dal segreto fino a quando l’imputato (o l’indagato) non ne possa avere conoscenza e, comunque, non oltre la chiusura delle indagini preliminari. La violazione dell’obbligo del segreto può integrare almeno due fattispecie: la rivelazione di segreti inerenti un procedimento penale (379 bis c.p.), per la quale si punisce chiunque riveli indebitamente notizie segrete concernenti un procedimento penale da lui apprese per aver partecipato o assistito a un atto del procedimento stesso; ovvero la rivelazione del segreto d’ufficio (art. 326 c.p.).

Ma forse l’occasione per fornire o fare uno scoop era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.

Fatto sta che ancora oggi, navigando in rete, è possibile reperire detta, clamorosa, notizia.

Orbene, il 25 giugno 2018, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi ha disposto la definitiva archiviazione del procedimento penale a mio carico, mentre per le due donne è stato richiesto il rinvio a giudizio per: resistenza e minacce a pubblico ufficiale, lesioni personali, oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le generalità e calunnia per aver incolpato di un reato qualcuno che egli sa innocente.

Mi auguro che anche a questa notizia sia dato lo stesso risalto della precedente, non riducendola, invece, come spesso accade a chi viene riabilitato, ad un piccolo trafiletto.

 

Cordialmente.

 

Antonio Morelli

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