La soluzione del problema riguardante il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella città di Brindisi non tarderà a venire, tanto più se si considera che la sentenza del Consiglio di Stato dovrà necessariamente essere eseguita visto che i giudici hanno annullato l’aggiudicazione della gara biennale.
La prima decisione che ha assunto il sindaco Marchionna è stata quella di riaffidare la questione alla commissione di gara che dovrà confermare chi si è classificato al secondo posto e cioè Teknoservice.
Dopo di che si dovrebbe procedere con una proposta formale alla stessa azienda per comprendere se ci sono i presupposti per un subentro nella effettuazione del servizio, magari per un periodo identico a quello stabilito nella gara e cioè due anni. Non avrebbe senso, infatti, un cambio in corsa con la scadenza fissata ad ottobre del 2025, tanto più perché poi ci sarebbe da affrontare il problema del risarcimento che richiederebbe proprio la seconda classificata.
Una alternativa a questa ipotesi potrebbe essere quella del ricorso ad una ordinanza sindacale con cui affidare il servizio ad una azienda. C’è chi ipotizza che potrebbe essere la stessa AVR a rimanere in sella, anche se risulterebbe particolarmente difficile per il primo cittadino giustificare una sorta di affidamento diretto a chi continua a collezionare multe per inadempienze nella esecuzione del contratto ed allo stesso tempo non è mai riuscito a trasformare Brindisi in una città pulita ed a far decollare la raccolta differenziata. Una situazione – quella delle sanzioni – che pare sia presente anche nell’esecuzione del servizio nella vicina Grottaglie, dove peraltro è intervenuta, come per Brindisi, una sentenza simile del Consiglio di Stato. Insomma, una situazione particolarmente complessa che richiede soluzioni responsabili, con un occhio anche alla qualità del servizio che i brindisini continuano a pagare profumatamente.