Quando il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ha firmato l’ordinanza per la chiusura notturna del parco “Cesare Braico”, la notizia è stata salutata con grande clamore. E’ da lungo tempo, infatti, che all’interno del parco la notte si svolgono attività di spaccio e di prostituzione. Da qui la decisione (l’ordinanza è la numero 5 del 14 gennaio) di chiudere i cancelli alle ore 22 (durante l’ora solare) per riaprirli alle ore 6 del mattino. D’estate, invece, la chiusura sarà posticipata alle ore 24.00.
Una scelta inevitabile, visto che lasciare i cancelli aperti comporta la necessità di effettuare controlli che solo saltuariamente le forze dell’ordine riescono ad assicurare. Cosa ben diversa sarebbe stato se si fosse riusciti ad abbattere i muri di cinta, in quanto un parco a vista e ben illuminato non avrebbe rappresentato in aclun modo un problema. Da qui la scelta del primo cittadino di procedere con l’emissione dell’ordinanza. Sta di fatto, però, che gli errori e la noncuranza di qualcuno rischia di trasformare il documento in una ordinanza farlocca. I cancelli restano ancora aperti anche di notte! A chi spettava il compito di chiuderli? E perché non è stato fatto? Chi pagherà per questo ennesimo sfregio alle regole del vivere civile?
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