Operazione “Last Travel” – La droga arrivava da Torino e finiva agli spacciatori delle province di Brindisi e Lecce. Lo ha spiegato a chiare lettere il comandante provinciale dei Carabinieri Conforti nel corso della conferenza stampa svoltasi stamani in caserma. Le indagini sono state avviate il 16 gennaio di quest’anno, a seguito dell’arrestato di Alessandro Liardi, trovato in possesso di venti panetti di hashish, di una pistola con matricola abrasa, di 45 proiettili e di 1.200 euro. A ciò ha fatto seguito, il 9 agosto scorso, l’inseguimento all’incrocio della morte e il conseguente arresto di Antonio Di Giovanni, 33 anni, di Torino, trovato in possesso di 87 chilogrammi di sostanze stupefacenti e di banconote false. E non è da meno l’arresto, avvenuto il 26 agosto scorso, di Orlando Carella, trovato in possesso complessivamente di cinque chilogrammi di hashish e denaro contanti. Fece notizia il fatto che parte della droga era stata occultata in una lavatrice. Ed in effetti, lo spaccio avveniva proprio così: Carella incontrava gli acquirenti (altri piccoli spacciatori), facendo attenzione a non avere contatti telefonici (risultano solo scambi di sms). Stabiliva le quantità e il costo. Dopo di che andava a prelevare l’hashish nella sua lavatrice e lo nascondeva nel vano motore della sua autovettura. Il tutto, fino alla consegna che avveniva nei posti più disparati. All’attività di spaccio Orlando Carella aggiungeva quella di panettiere che, a questo punto, non poteva che essere di copertura. Un altro dato interessante è che tutti gli arrestati utilizzavano schede telefoniche straniere intestate a personaggi stranieri “consapevoli”.
Gli arrestati, come già pubblicato, sono Orlando Carella, 47 anni, Giovanni Cannalire, 57 anni, Pietro Corsano, 47 anni, Domenico De Leo, 33 anni (tutti in carcere), Teodoro Montenegro, 29 anni, e Alessandro Liardi (ai domiciliari), mentre Daniele Camon, 33 anni, è sfuggito alla cattura.
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