OPERAZIONE CARABINIERI: 15 ARRESTI. INDAGINE PARTITA DUE ANNI FA. ALTRI 6 INDAGATI A PIEDE LIBERO – VIDEO

I Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, supportati da quelli del capoluogo etneo, hanno eseguito nelle scorse ore un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Brindisi concordante con le risultanze investigative prodotte dalle Compagnie di Brindisi e Fasano, nei confronti di 14 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione e cessione in concorso di sostanze stupefacenti e ricettazione, tentata estorsione, rapina, nonché detenzione e porto abusivi di armi da fuoco. Una quindicesima persona è sfuggita al momento. 
Le indagini sono partite nel dicembre del 2016, quando i carabinieri di Brindisi hanno assunto i primi elementi investigativi poi approfonditi nel corso 2017. Partono, infatti, dall’accertamento di una persona agli arresti domiciliari,  Aldo De Carlo, trovato con altri soggetti censurati sui quali sono state fatte ulteriori accertamenti che hanno fatto emergere significativi contatti tra esponenti della mala brindisina e alcuni malviventi albanesi. Importante è stato poi l’intercettazione di uno sbarco con 39 colli di marijuana in un lido di Savelletri, per un sequestro di 250 kg, la rimanenza abbandonata ritrovata più tardi. E arrivano i primi 4 arresti importanti e il sequestro di 800 kg di marijuana, ma ancora più importante è l’identificazione dei flussi provenienti  dall’Albania. La droga era diretta anche a Catania.

L’indagine vera e propria condotta con attività tecnico-investigative,  tra il febbraio 2017 e l’agosto successivo, ha permesso di disarticolare due distinti gruppi malavitosi dediti al traffico di sostanze stupefacenti provenienti dall’Albania.

I due esponenti sono Rizzato e Marghetito.

L’attività investigativa, in particolare, ha consentito di:

  1. arrestare nella flagranza del reato quattro soggetti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;
  2. sequestrare complessivamente 800 kg di marijuana, documentandone peraltro le diverse modalità di trasporto, mediante l’utilizzo di natanti (per il trasporto dall’Albania alle coste pugliesi) e mediante l’utilizzo di TIR (per il trasporto in ambito nazionale);
  3. ricostruire un episodio di tentata estorsione con l’uso di armi da sparo per una partita di droga non pagata;
  4. individuare i luoghi di occultamento/stoccaggio dello stupefacente.

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