OPEN FIBER PRECISA…MA LE CHIANCHE DANNEGGIATE SONO QUI!

Open Fiber danneggia seriamente le chianche di piazza Santa Teresa, ma non sopporta più di tanto che qualcuno denunci il gravissimo episodio. Parla di sostituzione delle chianche danneggiate e di lavori regolarmente autorizzati dal Comune. Fa finta di ignorare che esistono sistemi collaudati per rimuovere chianche di questo, senza combinare lo sfacelo a cui abbiamo assistito personalmente stamattina. Ed ignora anche che le chianche che hanno centinaia e centinaia di anni di storia non possono essere acquistate dal salumiere. Proprio per questo (ed anche a nostra tutela) vi proponiamo i gravi danni provocati alle chianche in questione.

Ecco, in ogni caso, la nota di Open Fiber:

Open Fiber intende precisare le modalità d’intervento nell’area di piazza Santa Teresa per fugare eventuali dubbi della popolazione ed evitare ogni genere di strumentalizzazione. In primo luogo, è opportuno sottolineare che il cantiere in questione – regolarmente autorizzato dall’amministrazione comunale – è presidiato da un archeologo e da personale dell’Ufficio tecnico comunale. Il contenuto tratto di chianche sottoposte alle lavorazioni necessarie alla posa dei cavi in fibra ottica, tra l’altro, è stato scelto proprio perché oggetto di altri precedenti interventi. Relativamente al cantiere Open Fiber, va specificato che le chianche vengono rigorosamente numerate prima di essere sollevate: si tratta di un’operazione particolarmente delicata e può quindi capitare che alcune delle chianche risultino danneggiate. In quest’ultimo caso, tuttavia, le chianche saranno oggetto di ulteriori interventi e rimesse regolarmente al loro posto oppure conservate dal Comune per nuove e successive lavorazioni. Nel cantiere di piazza Santa Teresa, intorno alle 16.30, è intervenuta una pattuglia della polizia municipale che ha provveduto ad acquisire copia delle autorizzazioni.
È importante infine evidenziare che, proprio ai fini della tutela del patrimonio artistico-culturale della città e così come concordato con l’amministrazione comunale, oltre l’80% delle lavorazioni eseguite da Open Fiber nel centro storico di Brindisi prevedono il riutilizzo di infrastrutture esistenti, limitando al massimo gli scavi. Open Fiber si riserva comunque ulteriori iniziative a tutela della propria immagine.

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