Ecco la nota di Massimiliano Oggiano:
Lo dico a chiare lettere cosi evitiamo inutili quanto puerili “recriminazioni o giustificazioni”: il problema della TARI più alta d’Italia è un problema che viene da lontano! Pertanto questa Amministrazione di sinistra guidata dal Sindaco Rossi a trazione PD, seppur in carica da quasi nove mesi, non ne e’ la causa! Ma alcune puntualizzazioni vanno fatte:
1. quando e’ stato deliberato l’aumento della TARI negli anni passati a guidare la Città c’era una maggioranza di centro sinistra con a capo il PD;
2. in campagna elettorale il Sindaco Rossi ad onor del vero non ha mai parlato di abbattere la TARI del 50% (non lo avrebbe potuto fare nessun altro sindaco al posto suo) ma sicuramente non ha mai affermato che sarebbe stato necessario comunque aumentarla con le dovute differenziazioni (si sapeva già da tempo della sentenza del TAR che rivedeva la distribuzione dei carichi fiscali tra utenze domestiche e non domestiche (attività commerciali);
3. La TARI aumenta in valore assoluto rispetto al piano finanziario 2018 di 1.128.269,01 da spalmare per il 53% sulle utenze domestiche e per il 47% su quelle non domestiche (attività commerciali)! Questo e’ un dato oggettivo incontrovertibile!
4. appena insediato il Sindaco Rossi avrebbe dovuto pretendere dagli uffici finanziari una due dliligence sullo stato dei conti del Bilancio Comunale e non attendere il 23 marzo 2019 per dichiarare che mancano all’appello circa 12.000.000 di euro!
5. le eventuali agevolazioni/esenzioni per i nuclei famigliari maggiormente colpiti rappresentano rispettivamente il 3,46% dei nuclei con cinque persone e lo 0,72% per i nuclei con 6 persone! Ovvero il nulla!
6. le agevolazioni/esenzioni vanno concesse anche al resto delle famiglie con due o più componenti rapportate ad un ISEE che il Comune di Brindisi già applica per elargire i cosi detti bonus sociali (luce, acqua, gas ecc.) con uno stato di disagio economico e sociale accertato quindi dai servizi sociali;
7. le agevolazioni/esenzioni vanno appositamente normate all’interno del Regolamento TARI di concerto con il Regolamento per le prestazioni di assistenza sociale.