Il Sindacato Cobas insieme alle altre organizzazioni sindacali ha svolto una giornata di protesta unitamente ai lavoratori e delle lavoratrici della BMS oggi, mercoledì 10 Luglio 2024, per il persistente mancato pagamento dello stipendio ed ancor più perché preoccupati di un futuro sempre più difficile .
Una giornata di denuncia per i ritardi che sta accumulando il piano di salvataggio della BMS, situazione resa ancora più grave dalla crisi amministrativa che sta attraversando il Comune di Brindisi .
Il primo che abbiamo incrociato in questa giornata è stato il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna ;
ci è venuto incontro per le scale del Comune a spiegarci la sua posizione sulla BMS quando ha saputo che era nostra intenzione occupare simbolicamente la Sala della Giunta .
Ha confermato che è sua intenzione riunire il Consiglio Comunale giorno 19 Luglio dove approvare il piano industriale della BMS, convinto fortemente della solidità della maggioranza a votare sì.
Ci ha poi lasciato la strada libera per salire sopra ed occupare simbolicamente la sala della Giunta, dove abbiamo illustrato le difficoltà che possiamo incontrare a causa dei ritardi.
Ci siamo spostati successivamente nella sala Mario Marino Guadalupi .
Dopo una introduzione delle organizzazioni sindacali abbiamo lasciato la parola a chi ha aderito al nostro invito al confronto con rappresentanti del Comune di Brindisi.
Sono intervenuti: Ercole Saponaro, Roberto Quarta ,Gabriele Antonino, Pierpaolo Strippoli, Francesco Cannalire, Diego Rachiero.
E’ stato uno tra i momenti di confronto tra i migliori mai avvenuti al Comune di Brindisi, dove ognuno ha potuto esprimere liberamente ciò che pensa in riguardo al futuro della BMS, accomunati nella comune idea che i lavoratori devono essere salvaguardati.
Si è deciso come organizzazioni sindacali di svolgere una giornata di sciopero il 19 Luglio in occasione del Consiglio Comunale ;
la votazione per il piano industriale della BMS diventa l’appuntamento principe per il tentativo di salvataggio della BMS e dei lavoratori, noi ci saremo tutti.