Triplete particolare per l’Enel basket Brindisi, in occasione della conferenza stampa per l’avvio del campionato. Dapprima, tutti gli sponsor che hanno legato il proprio marchio alle sorti cestistiche del team di patron Magrì hanno spiegato le loro motivazioni per aver scelto il basket per veicolo pubblicitario. Poi, sono state svelate da una valletta particolare, così come l’ha definito il ds Tullio Marino, cioé coach Sacchetti, le due maglie, una bianca e una blu, completamente rinnovate nel loro design. Infine, lo stesso Sacchetti ha risposto alle domande dei giornalisti sul match d’esordio in Lega a, previsto per domenica 2 ottobre, in casa, alle ore 12.00, contro Trento. “Speriamo di giocare meglio – ha detto Sacchetti – e di fare progressi rispetto al precampionato svolto. Siamo molto giovani e abbiamo ancora un o’ di tempo per apprendere schemi e tattiche. Questo, però, lo può essere anche un vantaggio”. Sulle condizioni di Joseph, pii, sacchetti è stato possibilista. “Si sta allenando – ha risposto – ma ovviamente non ha molti minuti nelle gambe. Vedremo domenica. L’ avversario è forte e Buscaglia, il tecnico di Trento, che è anche mio amico, è molto bravo. Hanno perso Pascolo, approdato a Milano, ma nel complesso sono bravi”. Sulle favorite il pronostico sarebbe scontato. “Milano – ha detto Sacchetti – è la favorita numero 1, ma nei playoff tutto può accadere”. Infin, due chicche dal nuovo direttore commerciale dell’Enel basket, Andra Fanigliulo. “Io ho lavorato in grandi piazze del calcio, anche estero – ha detto Fanigliulo – ma voi brindisini avete u patrimonio inestimabile, sia la più importante squadra del sud a livello sportivo, che il fatto di giocare in una vera “Bombonera” di Buenos Aires. I vostri tifosi sono impareggiabili e fanno venire i brividi per le oro coreografie, stile sudamerica”. E poi un invito. “Chiedo a tutti voi – ha detto – sia giornalisti che tifosi di chiamarmi a telefono quando volete, fino a mezzanotte, ma soprattutto per indicarmi aziende che vogliano collaborare con noi. Poi ci penso io. Tutti dobbiamo dare una mano”. (Le foto sono di Vincenzo Tasco)