RIDERE CON LA RIMBAMBAND
Accade sabato 17 marzo dalle ore 20.30 nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Cinque scanzonati “suonattori” giocano e si divertono con la musica mescolando numeri di mimo e tip tap, giochi di parole e nonsense, collage di canzoni e parodie. Assicurati disimpegno, allegria e buonumore. Apertura straordinaria della biglietteria del teatro sabato dalle ore 11.30 alle 13.
Un sassofonista rubato alla banda di paese, un contrabbassista stralunato, un pianista virtuoso, un batterista rompiscatole, un capobanda: in sintesi la Rimbamband. Una comic band pronta a conquistare Brindisi con la sua irresistibile e originale comicità: appuntamento con «Il Meglio di… Rimbamband» al Nuovo Teatro Verdi sabato 17 marzo alle 20.30. La biglietteria del teatro sarà aperta, oltre ai turni ordinari, anche sabato dalle 11.30 alle 13, info 0831 562554.
Cinque musicisti, un po’ suonati, ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano, giocano. La Rimbamband intreccia note e comicità, è musica che fa ridere e divertire, è l’alchimia che sciorina molteplici e infiniti talenti. Cinque “suonattori” che definire strumentisti sarebbe oltremodo riduttivo. Raffaello Tullo (voce e percussioni), Renato Ciardo (batterista), Vittorio Bruno (contrabbasso), Nicolò Pantaleo (sax e tromba) e Francesco Pagliarulo (pianoforte) sono anche attori, mimi, cantanti, cabarettisti, comici e improvvisatori. Ma, ovviamente e soprattutto, straordinari musicisti.
Così lo spettacolo presenta, assieme ad alcuni inediti, i pezzi più amati con i quali la Rimbamband ha fatto ridere negli ultimi anni tutti i teatri d’Italia. Un vero tour de force della comicità, nel quale il pubblico si troverà in balìa di cinque talentuosi musicisti “in perenne disaccordo armonico tra loro”. Allo spegnersi delle luci, come per magia, il reale si farà surreale, l’impossibile diventerà possibile, il possibile improbabile. Lo spettacolo mescola musica, mimo, clownerie, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie, un’ora e mezza segnata da un ritmo comico incalzante e servita con energia travolgente.
«Così – è scritto nelle note di presentazione dello spettacolo -, alla fine chi passerà davanti al teatro, vedrà uscire persone con una luce diversa negli occhi, lo sguardo di chi ha ritrovato qualcosa che aveva smarrito da tempo: l’incanto di ritrovare il nostro fanciullo perduto. Tutti forse un po’ più Rimba, sicuramente molto bambini».
C’è un capobanda che tenta in ogni modo di cantare, suonare e ballare il tip tap. In realtà si sforza tutte le sere di mantenere un po’ di ordine sul palco. Assieme a lui, in scena, un batterista rumoroso e indisciplinato, che lascia sempre a casa la metà dei tamburi e alla fine non si sa mai con cosa riuscirà a suonare, un contrabbassista sognatore e stralunato e un sassofonista che, dopo tanti anni, è ancora convinto di essere in tour con la banda del suo paese. Neanche “il Rosso”, il pianista, jazzman virtuoso e beniamino del capo, riesce a riequilibrare le sorti di questa band squinternata e inquietante.
Cinque pestiferi, scanzonati e loschi figuri che scorrazzano sul palcoscenico regalando comicità e tante note litigiose e divertenti, spesso rimbombanti, ma straordinariamente briose: «Quando ci chiedono cosa sia la Rimbamband – rivelano – siamo sempre un po’ in difficoltà, credeteci. In passato rispondevamo con formule pronte per l’uso come “La Rimbamband usa il linguaggio della musica a supporto di un contenuto comico” oppure “raccontiamo la musica nel suo aspetto più folle e surreale”. Tutto vero e condivisibile, ok! Ma mancava qualcosa. Ci rendevamo conto che davanti a tali definizioni la gente rimaneva sempre un po’ interdetta. Poi abbiamo capito. Mancava un’anima. L’anima! Quella che di giorno non riesce a far sentire la sua voce perché messa a tacere da tutto ciò che è normale, ma che di notte si ribella e timidamente comincia a cantare, impedendoti di dormire. Canta lo swing quell’anima. Poi incalza, vince la timidezza e balla, balla il tip tap; ed è fuori di testa perché è un’anima e la testa non ce l’ha. Ha semplicemente una gran voglia di giocare! Gio-ca-re! Giocare alla vita e raccontarla giocando».
Si comincia alle ore 20.30
Durata spettacolo: 90 minuti senza intervallo
Prezzi: 15 euro (primo settore); 12 euro (secondo settore); 10 euro (galleria)
Gruppi da 15 persone in su: 10 euro (in tutti i settori)
Ragazzi under 25 anni: 8 euro (in tutti i settori)
Biglietteria online https://goo.gl/jmpcgd
Tel. (0831) 562 554 – 229 230