Nuove infrastrutture per l’Aeroporto del Salento. Ma di nuovi voli neanche a parlarne…

Grazie ad un contratto di programma approvato da Enac, Aeroporti di Puglia è in grado di ufficializzare nuovi investimenti infrastrutturali che riguardano l’Aeroporto del Salento. Si tratta di opere per circa cinquanta milioni di euro a fronte dei 218 destinati proprio agli aeroporti pugliesi.

Gli interventi previsti, molti dei quali ancora in fase di studio e di progettazione, riguardano la riqualificazione della pista più corta – quella che va da est ad ovest -, l’adeguamento agli standard più avanzati in fatto di aiuti visivi luminosi per la pista principale ed un ampliamento del piazzale riservato agli aeromobili. Poi ci sono i finanziamenti per l’aerostazione in cui saranno ottimizzati gli spazi per poter ospitare gli arrivi extra Schengen, saranno potenziati i sistemi di sicurezza e sarà realizzato un impianto fotovoltaico. Infine, ma non certo per ultimo in termini di importanza, l’investimento per realizzare dei parcheggi multipiano per rispondere ad un fabbisogno che cresce con il lievitare del traffico aereo. Il tutto, con l’aggiunta della sistemazione degli accessi.

Ovviamente questi interventi vanno a sommarsi a quelli in capo al Comune di Brindisi ed a Rete Ferroviaria Italiana per i collegamenti su gomma e su binari fino all’aeroscalo.

Tutto questo è stato illustrato agli stakeholder brindisini che hanno ascoltato con attenzione.

Ma il vero problema dello scalo brindisino è legato ad un divario crescente rispetto all’aeroporto di Bari, dovuto a scelte ben precise che canalizzano proprio sul capoluogo di regione le rotte più allettanti e quindi più remunerative. Certo, le decisioni spettano ai vettori, ma da sempre la società di gestione degli aeroporti ha un ruolo di indirizzo che nel nostro caso non va certamente in direzione di Brindisi.

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