Il Comitato Liberi Cittadini, gli studenti della OSA (organizzazione studentesca autonoma) ,il sito di Puglia Antagonista, aderiscono Venerdì 8 Dicembre 2023 dalle ore 18 in Piazza Vittoria a Brindisi alla giornata internazionale di lotta contro le grandi opere inutili, dannose ,costose e per il Clima .
La nostra città è particolarmente interessata a questi temi per quello che ci hanno lasciato le industrie , senza riparazioni alle morti e alla devastazione ambientale; così come la si continua a colpire con lo scoppio ultimo al Petrolchimico, con nuovi gasdotti come il Matagiola(Brindisi)-Masseria Manampola (tra Villa Castelli e Grottaglie),depositi di gas della Edison nel porto, carbone che brucia a cielo aperto a Cerano.
Quello che avviene a Brindisi è uguale per tanti altri territori che si sono uniti nella lotta per combattere una transizione ecologica ed un modello di sviluppo che vanno completamente nella direzione sbagliata, ad aggravare situazioni già di per sé drammatiche a livello planetario.
Per la città di Brindisi la giornata dell’8 Dicembre inoltre assume particolare valore perché coincide con lo scoppio del reparto P2T al Petrolchimico di Brindisi avvenuto nel 1977 .
Sarà proiettata in Piazza Vittoria l’intervista di un lavoratore che racconta gli avvenimenti di allora accompagnata da una mostra che riporta gli articoli di giornale di allora, il tutto gestito dal sito “Puglia Antagonista”.
Seguiranno interventi musicali dei gruppi di giovani che hanno aderito alla manifestazione.
La Montedison a partire proprio dal 1977 aveva cominciato ad applicare alla lettera ai suoi stabilimenti in Italia i contenuti di un documento interno, poi trovato e diffuso alla opinione pubblica da operai di Lotta Continua di Mantova , dove si indica chiaramente che i tempi di manutenzione dovevano essere necessariamente ridotti al massimo per una maggiore produzione e guadagno economico.
Così avvenne all’interno del petrolchimico di Brindisi che da almeno 5/6 settimane la manutenzione fu fatta in una decina di giorni;il tutto senza le necessarie precauzioni e prove di collaudo che furono sicuramente il motivo dello scoppio del P2T che portò alla morte di 3 lavoratori e numerosi feriti.
Si racconta che meno male che il vento spirava nella direzione giusta per evitare l’estensione dell’incendio agli altri impianti.
Saremo in piazza quindi l’8 Dicembre per ricordare lo scoppio di allora ma non meno di quello avvenuto, sempre nel petrolchimico di Brindisi, alcune settimane fa.
Dalle foto circolate si vede una tubazione completamente squarciata; una di quelle cose che i sindacati interni hanno sempre giurato che non poteva più accadere perché la sicurezza degli impianti era più che garantita dalle nuove tecnologie.
In questa città le scelte come le vittime sono sempre le stesse.
Di questo tenore è la scelta del deposito di GNL della Edison ad essere proposta proprio a Costa Morena , dove oltre ad essere pericolosa inibisce di fatto le attività di porto ed aeroporto.
Per concludere con l’incendio di Cerano su cui è calato un pericoloso silenzio,impianto che sarà chiuso a breve senza che ci siano alternative occupazionali.
Spetta ai cittadini ,ai lavoratori,agli studenti , cambiare le cose .
Roberto Aprile per la giornata dell’8 Dicembre