L’annuncio era stato dato in grande stile lo scorso 18 aprile dall’Asl di Brindisi: “mercoledì 22 aprile sarà operativo il nuovo reparto di terapia intensiva del Perrino ed avrà a disposizione 28 posti”. In realtà, a fronte delle nostre insistenze per capirne di più, mercoledì quel reparto (realizzato all’interno di containers) è rimasto chiuso e ci è stato annunciato che il tutto era spostato ad oggi. Ieri sera il secondo rinvio e forse se ne parlerà domani.
Cosa sta succedendo? Perché questi rinvii? Lo sapremo quando ci sarà data facoltà di parlare con il direttore generale e con i responsabili della nuova struttura. Ma una ipotesi che circola con insistenza negli ambienti della sanità pubblica brindisina e che non è stata neanche ipotizzata la dotazione di personale necessaria, a partire dagli anestesisti. Attualmente, infatti, nel Perrino ce ne sono 27, a fronte dei 35 previsti nella pianta organica. E la cosa più grave è che quelli utilizzati per le urgenze sono costretti ad operare indistintamente tra pazienti “covid” e “no covid”, con i rischi di contagio facilmente immaginabili. Quindi è ancora tutto da decidere? E se è davvero così, che senso hanno gli annunci dei giorni scorsi?