Dopo il successo di “Donne contro”, Isabella Lorusso torna con una nuova opera dal titolo “Potosì. Storia di un viaggio nel sud del mondo”, edito dalla CSA Editrice.
IL LIBRO
La scrittrice da Ostuni, la ‘sua’ città bianca, è approdata a Barcellona, nella città dei Mirò e dei Gaudì; da lì in America Latina dove, nelle carceri di massima sicurezza di Lima, ha incontrato i guerriglieri dell’MRTA e di Sendero Luminoso; poi si è addentrata nella selva boliviana dove ha seguito le orme del Che, e ancora all’Università La Cantuta dove ha insegnato per diversi anni e dove nove studenti e un professore sono stati barbaramente sequestrati, torturati e uccisi dagli squadroni della morte del dittatore Alberto Fujimori. Questo e tanto altro troviamo in un grande viaggio, toccante e formativo, che è anche cultura e informazione storica.
Isabella Lorusso è nata a Ostuni, in Puglia. Laureata in Scienze politiche, lavora a Bologna come counselor professionista. Ha vissuto e lavorato per vari anni in Perù, dove ha insegnato italiano nelle università di Lima, Cuzco e Tumbes ma anche nelle carceri di massima sicurezza accanto ai guerriglieri dell’MRTA e di Sendero Luminoso.
Rientrata in Europa si è dedicata alla scrittura. Ha pubblicato due saggi di storia orale sulla guerra civile spagnola “Donne contro” (CSA
Editrice) e “Voci dal POUM” (Ibiskos Editrice Risolo). Tra le altre sue pubblicazioni vi sono “Senza Pelle” e “T 1/3. Storia di un femminicidio”
(Ibiskos Editrice Risolo), e in lingua spagnola le raccolte di racconti dal titolo “Un día sin ti” e “Mujeres Libres” (Tempestad Ediciones di
Barcellona) e “Voces del POUM” (Fondazione Andreu Nin di Madrid).