La seconda edizione della Notte bianca degli studenti del Liceo Artistico e Musicale “Simone-Durano” di Brindisi, all’insegna della parola d’ordine throwback!, è andata in onda giovedì scorso. A partire dalle 17.30, il Liceo ha aperto le sue porte alle famiglie, ai visitatori e alla città tutta, realizzando un pienone: oltre trecento presenze (“interni” esclusi) documentate con le firme di coloro che hanno voluto essere con noi, nonostante l’inclemenza del tempo che non ha dato tregua.
Caricati e consapevoli del successo d’esordio dello scorso anno, gli studenti si sono lanciati nella nuova iniziativa con entusiasmo, impegno e creatività, mettendo su un impianto complesso e ambizioso, ma ben articolato.
Mentre lo scorso anno si è andati indietro nel tempo puntando a creare una serie di finestre temporali, quest’anno la Notte ha avuto un unico, grande, protagonista: il 900.
I giovani liceali hanno creato un percorso, scandito nei tre piani su cui è costruita la scuola, che gli ospiti hanno visitato guidati da giovani ciceroni, incarnanti diversi quadri simbolo del periodo, che, in un sistema a staffetta, introducevano la scena successiva.
Gli anni ’20 e ’30 sono stati protagonisti del primo piano, che ha visto letture da Novecento di Baricco accompagnate da un duo pianistico, un caffè letterario con tanto di barman nell’atto di preparare cocktail ed improvvisazione musicale blues/jazz, l’étude di Modigliani con pittura dal vivo. Alla svolta del corridoio, volutamente in penombra, campeggiava un grande pannello nero con la scritta Arbeit macht frei, il triste, ma celeberrimo, motto, posto all’ingresso di tanti campi di concentramento nazisti tedeschi con lettura a tema.
Al secondo piano si sono rivissuti gli anni ’50 e ’60, con l’esordio della tv (perfettamente ricreata con tanto di cronista), un duo violino-fisarmonica che suonava una delle colonne del musical Greese, proiezioni di film e scene significative di quegli anni. I visitatori erano poi guidati verso l’auditorium, dove dei redivivi (e perfetti) Freddie Mercury e David Bowie dialogano tra loro in ottimo inglese, parlando dell’immortalità della musica che resiste al tempo, e partecipano alla performance musicale che ha riprodotto un irresistibile medley dei Queen che ha fatto letteralmente saltare il pubblico. Guidati dalla musica, gli spettatori sono stati introdotti agli anni ’70 protagonisti del terzo piano, con estemporanee di pittura, musiche a tema e corteo hippie.
Non è facile raccontare in poche righe quanto gli studenti hanno creato: perfetto fin nei dettagli. Dai vinili e foto d’epoca che hanno corredato le pareti, ai costumi perfettamente riprodotti, ai personaggi storici (da Frida Kahlo, a Marlene Dietrich, a Charlie Chaplin, ai Blues Brothers, alla regina Elisabetta), alle ambientazioni vintage, all’illuminazione. Inoltre, tutte le performance sono state rigorosamente live e tutte le ambientazioni interamente ideate e realizzate con materiale povero e di riciclo, ma d’effetto. Fino alla locandina dell’evento all’organizzazione del servizio d’ordine e di sicurezza e ai fotografi che ha visto a lavoro tanti di loro: seriamente impegnati per la buona riuscita della serata.
I saluti finali, nella palestra della scuola, sono stati accompagnati da un’improvvisazione musicale di altissimo livello, che ha visto Dirigente, studenti, professori e tanti, tanti ospiti ballare e divertirsi.
Una serata riuscitissima e raccontata attraverso lenti di solido spessore culturale come l’arte, la letteratura, l’inglese, la musica.
Non c’è limite all’arte. Non ci sono compartimenti stagni. Si tratta di Arte, a qualunque distanza temporale o spaziale la si collochi. Soddisfatti gli organizzatori, soprattutto gli studenti. È stato un momento importante, un momento di ulteriore unione delle diverse componenti della comunità scolastica e, allo stesso tempo, l’apertura della scuola verso il territorio, le istituzioni e gli enti culturali, come ha testimoniato la cospicua presenza di autorità (tra cui tanti esponenti delle forze dell’ordine, come il Colonnello De Magistris, il Tenente Colonnello De Nicola e il Maggiore Giovino che hanno voluto portare con affetto il loro saluto alla scuola) e le numerose attività commerciali che hanno voluto supportare l’iniziativa.
Una prova di realtà perfettamente superata, come ha affermato il Dirigente Scolastico, la prof.ssa Carmen Taurino. Promossi. Certo, sarà difficile superare questa edizione, ma, ragazzi, cominciamo a pensare alla terza. Perché ci sarà. Ad maiora!
Fabiana Grassi, Simone Orlandino, Debora de Fazio