Per raccontare in che epoca viviamo , basta che vi dica a cosa ho assistito prima dell’inizio di un Consiglio Comunale dei giovani che avevano delle sciarpe e dei cartelli di centro destra e dei giovani che avevano bandierine rosse e cartelli di sinistra. Ho pensato per un attimo di essere allo stadio, in tribuna centrale a vedere la curva nord che si contrapponeva a quella sud dei tifosi.
Abbiamo ridotto la politica a un tifo da stadio, alle urla , agli scontri estremistici, abbiamo perso la ragione del confrontarsi, pur nelle diversità di vedute, la ragione dello stare insieme , del difendere i propri ideali.
Abbiamo offeso la democrazia , mortificando le minoranze , coloro i quali in mille difficoltà non si sono adeguati ad un regime dell’apparire più che dell’essere, si fa politica su Facebook, più che nelle piazze e nelle istituzioni e più facile si strumentalizza meglio , si illude la gente di essere protagonista del cambiamento.
Il dato vero e che si diventa artefici della cancellazione dell’individuo , per lasciare spazio alla tendenza , alla pancia del paese ,alla emotività , alla improvvisazione , all’ignoranza.
Essere oggi moderati, laici , cattolici , progressisti, conservatori non è facile , anzi è difficilissimo.
E’ piu facile essere populista, farsi toccare dal bagno della folla , fregandosene degli ideali,della costituzione dei valori e della civiltà dello stare insieme.
Elettoralmente paga di più urlare , fare finta di dire la verità , rompere ogni protocollo comportamentale, insomma fare finta di essere uno di loro, uno di noi.
I moderati in questo paese rischiano di essere spazzati via , dal populismo e dalla demagogia, essi devono avere il coraggio e la forza di riunirsi , di discutere , di tracciare una linea di confronto , non importa se si sta a destra o a sinistra , bisogna aprire il dibattito per far emergere le ragioni dello stare insieme no del dividerci, pur nelle diversità.
Abbiamo l’obbligo di difendere la costituzione, nella sua essenza di libertà, democrazia e pluralismo.
Abbiamo l’obbligo di spiegare le nostre ragioni, di fermare questa deriva democratica e questa schizzofrenia dell’apparire , questo modo di urlare i concetti vuoti e privi di strategie,per illudere la gente.
La storia ci ha insegnato che anche nei momenti più bui , quando tutto era nero e sembrava nero, esistevano delle minoranze , degli uomini liberi che proponevano i loro ideali , pagando prezzi altissimi individualmente , ma tracciando successivamente per il paese una vita democratica , pluralista , libera.
Bisogna ritornare alla discussione , agli incontri , aprire le officine delle idee , aprirsi ai giovani alle donne , al mondo produttivo , bisogna insomma essere protagonisti del proprio futuro senza paure , senza mirare al consenso immediato , ma costruire le basi per un paese migliore , questo è ed sarà il nostro compito di uomini liberi.
Per tutte queste ragioni e per tante altre , che emergerano dagli incontri e dalle discussioni , che il movimento IDEA per Brindisi lancia l’iniziativa per una Conferenza Programmatica aperta, da concordare, a tutte le forze moderate ai partiti e ai movimenti che si riconoscono nei valori della democrazia , della liberta’ e nei valori della costituzione, per aprire dibattiti e confronti e proposte di rilancio del territorio, dell’industria , dell’occupazione, ma per trovare soprattutto, la sintesi dello stare insieme nell’interesse del territorio , della democrazia e della libertà.
Claudio Niccoli- Coordinatore Prov.le IDEA