Ennesimo terremoto ed ennesimo susseguirsi di messaggi e comunicati di esponenti politici ad ogni livello, finalizzati a rivolgere un plauso ai vigili del fuoco. Tutto bene, per carità. Ma sarebbe interessante sapere dove sono gli stessi politici quando si chiudono caserme in più parti d’Italia, quando si bloccano i concorsi per nuove assunzioni, quando ci si dimentica di aumentare stipendi da fame a chi rischia la vita tutti i giorni, quando i vigili del fuoco sono costretti a fare turni massacranti per sopperire allo scarso numero di Canadair e di altri mezzi aerei. Saremmo curiosi di sapere se gli stessi politici hanno proposto degli emendamenti nelle varie leggi finanziarie per migliorare la condizione di vita dei vigili del fuoco, per aumentare i presidi nelle zone più a rischio, per aumentare la dotazione di mezzi, per stabilizzare i precari.
Insomma, nella sagre delle ipocrisie un post su facebook o un comunicato stampa non costano nulla. Studiare il problema e proporre soluzioni ai tanti disagi di questi eroi, invece, costa sacrifici che in tanti tra coloro che siedono in Parlamento non sono disposti a fare.