Nelle ultime ore sui social compaiono decine di fotografie da cui si evince che sui corsi principali si è registrato il solito “mortorio” anche nelle giornate di sabato e domenica. Un quadro desolante, che qualcuno imputa ai centri commerciali, ma che in realtà ha radici molto più profonde. Le foto che vi proponiamo si riferiscono al Natale del 2015, quando (come negli anni precedenti) l’Amministrazione-Consales diede vita ad un programma di attrazioni attraverso cui si riuscì a traguardare il risultato della presenza in città (soprattutto sui corsi principali) di migliaia di persone, molte delle quali provenienti anche dai paesi limitrofi. Un grande successo, frutto di programmazione di sforzi economici da parte dell’Ente e delle associazioni di categoria (vedi mercatini di Natale), ben ripagati dal ritorno di immagine e dal volume di affari delle attività commerciali.
Oggi tutto questo è un lontano ricordo ed i corsi appaiono desolatamente vuoti. Ma la colpa non è certo dei centri commerciali. Nelle gallerie si avverte il clima natalizio, mentre in città è difficile vedere una vetrina con addobbi a tema. Ed a questo si aggiungono decine di locali sfitti, con vetrine e saracinesche arrugginite o impolverate e luminarie stradali da paese del terzo mondo (a quel punto il commissario prefettizio avrebbe potuto risparmiare anche quei soldi) E nessuno si appelli alla mancanza di parcheggi. Adesso i posti-auto ci sono in gran numero in via del Mare o sui piazzali di via Dalmazia, ma le persone non vogliono sentire freddo in cambio di nulla e quindi vanno nel rifugio sicuro dell’Ipercoop o di Brinpark.
Non si è capito – d’estate come d’inverno – che il denaro speso per la promozione della città ritorna quintuplicato sotto diverse forme. Ciò che duole è che gli sforzi compiuti negli anni scorsi si sono dissolti nel giro di qualche tempo, senza la complicità delle grandi strutture commerciali. Davvero un peccato per la nostra amata Brindisi.