Se l’Autorità Portuale di Brindisi avesse usato la stessa celerità in tante altre occasioni, oggi il nostro porto sarebbe il più infrastrutturato dell’Adriatico. Ed invece non è così. In via del Mare ed in via Spalato si sta lavorando anche di sabato pomeriggio (come si vede dalle immagini) per realizzare l’orribile muro della cinta doganale, mentre in tutto il resto del porto i lavori per la stessa security accusano un ritardo di due anni. Ma l’aspetto più grave è che si lavora nonostante per lunedì sia stato fissato un incontro con la partecipazione del commissario dell’ente portuale e del sindaco Angela Carluccio proprio per scongiurare la realizzazione di un muro di quella fatta. Uno schiaffo alla città ed ai tantissimi brindisini che intendono difenderla. E non a caso, stamattina sulle prime inferriate è comparso un biglietto di un cittadino cojn cui si definisce uno scempio ciò che sta accadendo. Stupisce, invece, il silenzio di tante forze politiche e di movimenti ambientalisti. Come se ci si fosse rassegnati a chiudere il nostro porto alla visuale da via del Mare.